Pellegrini: "Stavo trattando Bagni con il Napoli, quando Ferlaino fu chiamato da Juliano. Dovette scappare a chiudere Maradona: prima brindammo..."

19.01.2017
09:20
Redazione

Quella sera del 30 giugno ‘84 Ferlaino era a casa sua nel cuore di Milano: "Stavamo trattando la cessione di Bagni, un ottimo mediano, dall’Inter al Napoli. Arrivo' una telefonata di Antonio Juliano, il direttore sportivo della societa', a Corrado: doveva correre a Barcellona per chiudere l’acquisto di Maradona. Brindammo e parti'", a parlare in una lunga intervista a Il Mattino è Ernesto Pellegrini, industriale nel settore della ristorazione collettiva, era presidente dell’Inter. La redazione di CalcioNapoli24 ve ne rivela alcuni passaggi: "Qualcuno mi parlo' del Napoli prima che arrivasse De Laurentiis. Spiegai che potevo essere presidente soltanto di una squadra: l’Inter. Il Napoli mi piace ma... Scudetto dopo una vittoria su Maradona? L’Inter dei record, 58 punti, quando ne erano assegnati due a vittoria. Ricordo con orgoglio anche la Coppa Uefa, che allora valeva poco meno della Coppa dei Campioni. Era un calcio diverso da oggi. In serie A giocavano tutti i grandi. Gli olandesi, i tedeschi, i sudamericani del Napoli e della Roma. C’era forte rivalita' tra i club sul mercato anche all’epoca. Un giorno pensai a un patto di concorrenza non sleale, diciamo cosi'. Invitai a casa mia Ferlaino, Galliani e Viola, che era presidente della Roma. Proposi di non superare certe cifre per gli ingaggi dei giocatori affinche' non vi fossero forzature nelle trattative: sarebbe stato un male per tutti far lievitare gli stipendi. Sembravamo d’accordo... Prendere Maradona? Se per Higuain alla Juve e' accaduto di tutto nella scorsa estate, cosa sarebbe capitato se Diego fosse passato in un’altra squadra? Mai chiesto a Ferlaino. Non lo avrebbe ceduto. Invece, trattammo un altro giocatore di quel Napoli: Carnevale. Sarri e' un ottimo allenatore e la sua squadra gioca bene. Io ho sempre guardato con simpatia al Sud e in particolare a Napoli, che ne e' la bandiera. Napoli di oggi? La squadra e' tornata forte, come negli anni Ottanta, quando c’erano non soltanto Maradona e Careca, ma anche Bagni e Garella, il portiere che un po’ per bravura e po’ per fortuna parava tutto".

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