Pino Esposito, lo zio: "Ciro è stato sparato alle spalle, il foro d'entrata nella schiena. Stava fuggendo ed è stato colpito, De Santis ha sparato ad altezza uomo"

05.05.2014
14:40
Redazione CalcioNapoli24

A Radio Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal, è intervenuto Pino Esposito, zio di Ciro: "Le condizioni di Ciro sono ancora stazionarie, è ancora in coma farmacologico. E' girata la voce di una emorragia, ma non è vero. Ha avuto una emorragia interna al momento del ferimeno, non dopo. L'arresto? La nostra famiglia è sbalordita, è una cosa vergognosa porre in arresto un ragazzo in coma farmacologico. Avrei capito il fermo di polizia, ma impedire alla famiglia di vederlo è umanamente inaccettabile. Ho contattato l'avvocato Pisani, si è detto disponibile a difenderlo gratuitamente ma vorrei prima parlare con mio fratello al quale ho chiesto di non rilasciare altre dichiarazioni. Proteggere un fascista dichiarato è inaccettabile, il paradosso è che se Ciro si sveglia io non lo posso vedere: il primario del Gemelli si è ribellato a questa decisione. La dinamica? Ho la testimonianza diretta di una persona che era nel gruppo, quando De Santis ha iniziato a sparare sono scappati. E' stato colpito alla schiena, il foro d'entrata del proiettile dimostra che erano di spalle e che De Santis sparava ad altezza uomo. Il Questore non ha garantito la sicurezza dei tifosi pur sapendo che ci fosse un covo di fascisti. Le accuse a mio nipote sono state fatte per coprire le dimenticanze del servizio pubblico"

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