Pistocchi a CN24: "Stadium vietato ai nati in Campania? Non volevo crederci, è un clamoroso errore! Basito dal silenzio del club bianconero"

09.08.2019
13:00
Redazione

Maurizio Pistocchi è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live, trasmissione in onda sul Canale di CalcioNapoli24 Tv (canale 296 del digitale terrestre). Ecco quanto dichiarato:

"Juventus-Napoli vietata ai nati in Campaia? Ci sono due possibilità per questa vicenda che lascia tutti perplessi: la prima è che si tratti di un tentaivo di limitare il controllo della curva da parte dei gruppi organizzati. La cronaca nera ci racconta di una battaglia di tifosi della Juventus campani e tedeschi che si sono scontrati; l'altra ipotesi è un clamoroso errore di valutazione della situazioni. La Juve partecipa ad iniziative importanti di UEFA ed Unesco, non può farsi additare in tutta Europa come un club che fa razzismo territoriale. E quindi, posso solo pensare che si sia trattato di un clamoroso errore, qualcuno se ne assumerà le responsabilità. Il paese Italia è in un momento non bello, ci sono episodi di razzismo ogni giorno: è l'ennesimo episodio, nel mondo dello sport, dove dovrebbe esserci rande apertura. Dire 'tu non entri perché sei nato in Campania' è una gravissima limitazione, non si può ascoltare. Quando ho letto non ci volevo credere, pensavo fosse un errore. La PEC della Juventus confermava tutto quello che avevamo letto e sono rimasto basito. Di solito il silenzio è assenso, se la Juventus non fa alcuna comunicazione vuol dire che questa resta la posizione ufficiale della società. Se è vero che la responsabilità penale è individuale allora non può farsi di tutta l'erba un fascio. Non deve pagare un'intera regione. Allora bisogna capire cosa si può fare per migliorare l'ordine pubblico agli stadi. Una delle strade, per me, sono lo scioglimento del tifo organizzato: oggi come oggi si occupano solo di cose illegali. C'è una presenza molto forte di criminalità organizzata in tutta Italia ed in tutte le tifoserie e c'è connivenza con gli apparati statali. Tutte le persone per bene verranno pian piano allontanate. Il problema è ad ampio spettro, andrebbe affrontato con molta serietà. I procuratori dei calciatori sono un altro problema, ci sono società che pagano anche 60 milioni di euro l'anno ai procuratori. Hanno quotazioni milionarie, il sistema si sta reggendo in piedi sulle plusvalenze gonfiate e drogate. Quando qualcuno andrà a controllare i conti spariranno un sacco di squadre dal calcio professionistico. Il Napoli ha un bilancio perfetto ma club molto più importanti hanno rischiato il fallimento e si sono indebitati. Chi ha cuore lo sport italiano dovrebbe avere un progetto di controllo del sistema".

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