
Pistocchi: "Il Napoli ha il 70% di possibilità in più di vincere lo scudetto, vi spiego il motivo"
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l’editorialista Maurizio Pistocchi. Di seguito le sue parole:
«Rinvio partite per la morte del Papa? La politica usa questo tipo di eventi per speculare sulla morte del Papa solo per generare consenso. Non si è mai dato seguito a quello che diceva il Santa Padre sull’accoglienza e sulla guerra in Ucraina e ora, in questo paese di cerchiobottisti, la morte del Pontefice viene usata per solleticare l’elettorato dell'ex DC che ha avuto una notevole influenza a livello politico nella storia di questo paese. Sono d’accordo con chi dice che uno Stato laico debba onorare la memoria del Papa in un altro modo. Quello che è accaduto in questa settimana mi ha ricordato un episodio ai tempi di calciopoli nel quale Moggi chiamò Pisani per chiedergli di non sospendere le partite. Sono cose da italiani.
Dopo la partita di ieri l’Inter sembra diventata una squadra scarsa e Inzaghi un cretino. È il tipico atteggiamento opportunista e cerchiobottista di questo paese. L’Inter nel primo tempo ha governato la partita, dopo di che ha subito gol al primo tiro in porta del Milan nel secondo tempo e lì la partita è cambiata. Il Milan è ripartito in contropiede e ha messo in difficoltà i nerazzurri. Non ho capito le mosse di Simone Inzaghi, tra cui i quattro cambi contemporanei che ha effettuato nel corso del match che sono stati un esagerazione. L’Inter ha perso due partite consecutive e non succedeva da un po’, ma c’è un altro dato interessante da valutare: il confronto con le big della squadra di Inzaghi non è del tutto positivo. Contro il Milan ha perso tutte le sfide sia quando c’era Fonseca sia con Conceicao. L’Inter non è riuscita a battere la Juventus di Thiago Motta e contro il Bologna conta un pareggio e una sconfitta. Eppure, nonostante la squadra di Inzaghi non abbia uno score importante contro le big è comunque prima in classifica insieme al Napoli.
Il campionato è livellato in basso, in tredici anni 71 punti sono in due precedenti occasioni è accaduto. Il livello del campionato si è alzato dal basso ma le due contendenti per lo scudetto che sono Inter e Napoli stanno sprecando tanto a livello di energie e punti in classifica. L’Inter ha perso 12 punti negli 10 minuti di partita, quindi i nerazzurri non stanno esprimendo al meglio il loro valore a seconda anche delle aspettative. Il Napoli, invece, ha avuto una serie di partite dove ha pareggiato e ha perso come a Como e una serie di partite dove ha conquistato delle vittorie in modo molto faticoso, quindi questo dimostra che anche il Napoli non stia in una buonissima situazione ma comunque ha saputo gestire al meglio la stagione.
Quando sento dire da parte di alcuni miei colleghi che il problema è il numero di partite che vengono giocate, in realtà non è così. Quello che tutti sottovalutano è che per disputare le partite c’è bisogno di viaggiare e i viaggi ti portano via tanto tempo e energie. Quando vai a giocare in trasferta, salti una o più sedute d’allenamento che sono fondamentali per un match di Champions. In questo momento definisco il campionato in corso un “campionato chapano”.
Il Napoli ha il 65% di possibilità in più di vincere lo scudetto, forse anche il 70%. Il Napoli dal mio punto di vista è nettamente favorito per la vittoria dello scudetto sia per la gestione della squadra che per gli impegni del calendario. Il Napoli è partito per arrivare in Champions questa stagione, l’Inter è partita per vincere. Fino a quindici giorni fa si parlava di triplete, adesso la situazione sta cambiando. Quando ha degli obiettivi, di conseguenza ci sono anche delle aspettative. L’Inter ha delle aspettative alte ma anche qualora non dovesse vincere nulla, sarà una stagione positiva per i nerazzurri. L’Inter ha lottato per arrivare in finale di Coppa Italia, è in semifinale di Champions e lotta per lo scudetto. Da dirigente direi che l’Inter ha dimostrato di essere una squadra competitiva su più fronti. Dopo di che, è chiaro, se una grande squadra non vince e non raggiunge il claim della sua stagione, molti lo ritengono un fallimento ma io mi ricordo solo di due occasioni in cui l’Inter è stata così competitiva: nelle stagioni 1966/67 e nel 2009/10. Non sono situazioni frequenti nella storia che una squadra di club ad Aprile sia ancora in lotta per tutto.
Napoli? Si possono discutere tante cose su De Laurentiis, che forse non è particolarmente attento ad alcuni dettagli, ma la sua gestione è una gestione da grande club. Se in nove anni, in cinque anni sei competitivo per vincere e per alcuni anni giochi un calcio straordinario c’è poco da dire. Il tifoso, poi, vuole sempre vincere ma è normale, chi è che vuole perdere?»