Primavera, Baronio: "A Napoli sono stato accolto benissimo, mi sento a casa. Conosco la famiglia di ogni ragazzo, per loro voglio essere un padre" [VIDEO]

20.02.2019
18:20
Redazione

Roberto Baronio, allenatore della Primavera del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale della società. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: 

"Ho avuto un ottima accoglienza ed uno staff veramente eccellente. Tutti mi hanno fatto sentire veramente a casa, dal magazzieniere al responsabile, Gianluca Grava. Tutti lavorano sodo per fare in modo che non mi manchi nulla per svolgere serenamente il mio lavoro. Ci alleniamo e giochiamo a Frattamaggiore dove possiamo lavorare tranquillamente. Quindi non posso che essere contento per come stanno andando le cose. Ho a disposizione di un gruppo che si mette a mia completa disposizione che è sintomo di grande intteligenza. Vuol dire che vogliono imparare e crescere nonostante a volte sono costretto ad essere quasi ossessivo con loro. Mi piace conoscere i miei calciatori sotto ogni aspetto, anche quello familiare, per capire anche quelli che possono essere i loro problemi che poi rischiano di portare in campo. Prima che un allenatore, per i miei ragazzi devo essere un educatore e quando sono in campo con me è come se fossi un loro genitore. Penso che quando ci sia rispetto del lavoro, dei compagni e dell'allenatore, si è già a buon punto. Lavoro molto sull'attenzione e sulla mentalità perchè li considero aspetti più importanti di quelli tecnici e fisici. Amo essere chiaro con loro in modo da fargli capire che non è una maglia a farli diventare calciatori, ma serve avere un cuore ed essere uomini. Gli dico sempre che oltre a Pirlo, sono diventati Campioni del mondo anche Perrotta e Gattuso che avevano caratteristiche molto differenti rispetto ad Andrea, ma a livello mentali erano tutti uguali. Devono capire che molti di loro non riusciranno a diventare dei calciatori, e che se una volta tolta la maglia, se saranno diventati uomini troveranno altro di bello da fare nella vita perchè il calcio non è l'unico lavoro che esiste. Se un allenatore riesce a parlare chiaro con i suoi ragazzi, allora non si sentiranno presi in giro e riusciranno a rendere meglio".

Fonte : SSC Napoli
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