Quagliarella: "Quando hanno esposto lo striscione al San Paolo ho risentito la maglia addosso. Sul mio ritorno a Napoli, Sarri e De Laurentiis..."

27.05.2017
07:50
Redazione

Fabio Quagliarella, ex attaccante del Napoli e attualmente alla Sampdoria, è intervenuto ai microfoni del Mattino, ecco alcuni passaggi salienti della sua intervista: 

Come si vedrebbe nella squadra di Maurizio Sarri?
In panchina! (ride di gusto, ndr).

Dopo la sentenza che ha condannato il suo stalker, ha sentito De Laurentiis? 
So che, prima o poi, capiterà l'occasione: succede sempre così, tra uomini.

Insigne può diventare una bandiera del Napoli. Dovrebbe indossare la 10 di Maradona?
Sono contento per lui, rientra in quel percorso che la squadra di Sarri sta facendo. Ma comunque vada, la dieci sarà sempre di Maradona... giustamente.

Le è dispiaciuto che il Napoli abbia potuto dare anche minimamente credito a quelle voci screditanti?
Tutto quello che Napoli e i tifosi di Napoli mi hanno dato in questi ultimi mesi è nettamente superiore a quello che ho dovuto sopportare allora.

Quagliarella, senza l'incubo di quello stalker, la sua carriera sarebbe stata diversa?
Istintivamente mi viene da rispondere sì, e il punto di riferimento è il rapporto con Napoli, con il Napoli, con la gente della mia terra. Però sono orgoglioso di quello che ho saputo fare, non ho mai messo me stesso davanti agli interessi della squadra, adesso mi godo la stima dei colleghi e della gente, il rapporto sincero instaurato con la Samp e con i suoi tifosi

Vorrebbe indossare la maglia del Napoli anche solo per un'altra volta?
Il 12 marzo, quando i tifosi hanno esposto quello striscione, è come se l'avessi indossata nuovamente. La sera prima avevo vinto il secondo derby stagionale a Genova, il giorno dopo ero seduto davanti alla tv ed è stato come ritornare in campo al San Paolo. Poi il futuro non posso mica prevederlo. 

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