"Quale esame devo superare per dimostrare alla Gazzetta che conosco la Giustizia Sportiva?"

18.04.2012
18:20
Redazione Calcionapoli24.it

Per fortuna non c'è nessun terremoto. C'è questo interrogatorio remoto di Gianello ma non mi risulta che siano stati sentiti Cannavaro e Grava perchè a me non è stato comunicato. Fin quando gli atti penali non saranno pubblici quello che so è che Gianello non è mai stato più chiamato dai pubblici ministeri, meno che mai ci sono state convocazioni, avvisi, notifiche da parte del Procuratore Federale. Non capisco che esame devo superare per riuscire a convincere la Gazzetta dello Sport che io sia un buon avvocato, anche in campo di giustizia sportiva. Non è nato un processo sportivo, anche perchè il destinatario della responsabilità oggettiva sportiva non è stato chiamato così come Gianello, Grava e Cannavaro. La responsabilità oggettiva non è automatica. Un'omessa denuncia di un fatto rilevante come illecito sportivo da parte di un tesserato non è detto che provochi automaticamente la responsabilità oggettiva della società. Si discute se il colloquio ipotetico tra Gianello, Cannavaro e Grava sia consistito in una proposta di un illecito o se sia una delle chiacchiere che circolano nello spogliatoio. Quando si dovrà rispondere della responsabilità oggettiva, bisognerà capire se ci sia stato o meno l'obbligo di denunciare qualcosa. Se questo ipotetico episodio serve per riempire pagine dei giornali va bene, altrimenti si parla del nulla. Quando gli atti verranno trasmessi alla Procura Federale di Roma ne riparleremo". Così l'avvocato Vincenzo Siniscalchi, difensore di Gianello, a Radio Crc, durante il programma Si Gonfia La Rete.

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