Giuseppe Petronzi Questore Milano
Giuseppe Petronzi Questore Milano

Questore Milano, Petronzi: "Abbiamo mandato un messaggio chiaro, basta offese razziali. 102 Daspo a Milano nel 2022" | ESCLUSIVA

29.09.2022
12:45
Redazione

Giuseppe Petronzi, Questore di Milano, è intervenuto in diretta a CalcioNapoli24 Live per parlare dei fatti accaduti dopo Milan-Napoli dove c'è stata l'aggressione al nostro collega Marco Lombardi

Giuseppe Petronzi, Questore di Milano, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime sui fatti accaduti dopo Milan-Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24.

"Vi ringrazio per essere ospiti con voi dopo quanto accaduto. Noi abbiamo molto a cuore il diritto all'informazione, in qualunque ambito esso si esplichi. Marco (Lombardi, ndr) stava facendo il suo lavoro dopo l'evento sportivo. Spesso si entra nella violenza in ambiti simili, noi dobbiamo essere da esempio e far si che tutto rientri nella legalità. Marco stava facendo cronaca sportiva fuori allo stadio che è ancora un luogo più pericoloso rispetto l'intero della struttura. Atteggiamento da professionista da parte di Marco rispetto le provocazioni e le violenze verbali. Abbiamo individuato i responsabili molto brevemente Sono già stati esposti 102 Daspo a Milano nel 2022, non è una buona notizia perché signfiica che bisogna ancora civilizzare le persone.

Non pensiamo ad avere la mano pesante, ma vogliamo essere efficaci. Se ci sono episodi di discriminazione vanno puniti. Vogliamo mandare un messaggio forte sui contenuti. La vivacità e la goliardia devono esserci, ma noi la nostra parte la dobbiamo fare nelle nostre competenze. Dobbiamo lavorare sullla capacità di comprensione di chi va allo stadio, ma non dobbiamo assolutamente dare la possibilità all'odio o alle aggressioni di sfondo razziale di uscire fuori. Sono orgoliosamente sannita, di Telesevero, mangiatore di pizza e fieramente laureato alla Federico II di Napoli. L'aggressore oltre al Daspo può avere anche altre condotte penali, noi abbiamo fatto il nostro e ora la giustizia giudiziaria farà il resto. Ogni persona raccoglie l'esperienza da ciò che fa e vive".

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