Romito: "Il difensore più forte dell'era De Laurentiis? Dico un nome a sorpresa"
Il commento sul Napoli
Ultimissime Calcio Napoli - A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Tommaso Romito, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Salernitana. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Era il dicembre del 2005 quando il suo Napoli, allora in Serie C, affrontò per la prima volta in era De Laurentiis la Roma in Coppa Italia: si aveva già la percezione che si sarebbe scritta una storia vincente?
“Assolutamente sì, ma già da quando De Laurentiis prese il Napoli si capì che si stava per scrivere una storia straordinaria, era lui la garanzia. All’epoca non avevamo i campi, oggi quel terreno è diventato il training center di Castel Volturno. Ci portava a cena e ci parlava dei suoi progetti per il Napoli e, nonostante non capisse nulla di calcio il suo entusiasmo ci faceva capire che avremmo fatto qualcosa di grande. Ha scritto la storia del Napoli e, in parte, anche quella del calcio italiano. Un vero imprenditore”.
Qual è stato il più grande pregio di De Laurentiis in questi venti anni?
“La caparbietà. Non ha mai mollato anche nei momenti difficili, sebbene la sua esperienza sia stata una escalation di emozioni in crescita. Con lui siamo sempre cresciuti, sono rare le stagioni in cui abbiamo fatto peggio di quella precedente. Inoltre è riuscito a creare un brand col suo Napoli, e non so in quanti ci sarebbero riusciti”.
Chi è stato il difensore più forte dell’era De Laurentiis?
“A me piaceva Campagnaro, poi Koulibaly ha dato la svolta, ha innalzato il livello. Oggi Buongiorno rappresenta il futuro del Napoli, ha le potenzialità per scrivere pagine di storia di questo club ma, ad oggi, non conoscendolo personalmente, non so ancora se abbia le stimmate del capitano, quelle che ha Di Lorenzo”.
Domenica ci sarà la Roma al Maradona: quali insidie può nascondere la squadra di Ranieri?
“L’unica insidia è a livello caratteriale, i giocatori della Roma li conosciamo, non sono superiori a quelli del Napoli, al massimo in alcuni ruoli si equivalgono. Può esserci lo stimolo di dimostrare a Ranieri di essere all’altezza di poter rappresentare la Roma”.
Non era mai successo che il Napoli di De Laurentiis investisse oltre trenta milioni per un attaccante di 31 anni: viste le prestazioni, Lukaku è stata la scelta giusta?
“Io credo nelle qualità di Lukaku, mi piace, è un uomo d’area devastante e ha portato tanto entusiasmo. Oggi fa fatica fisicamente ma, durante la stagione, anche grazie all’aiuto di Conte diventerà fondamentale per questo Napoli. Perché, va detto, esiste un Lukaku con Conte ed un Lukaku senza Conte”.