Sacchi: "Meglio Ronaldo o Messi? CR7 è un mostro, ma la differenza è un'altra"

04.05.2017
12:20
Redazione

Arrigo Sacchi ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Ho mandato un messaggio a Florentino Perez e gli ho detto: è stata una grande partita, è una vittoria meritata e Cristiano Ronaldo è un mostro. Non mi ha lasciato finire. Zidane ha fatto un grande lavoro, sta crescendo come allenatore di partita in partita e il Real Madrid, contro l’Atletico, ha fatto una grande partita di squadra. Lo sa quale è stata la differenza tra il Cristiano Ronaldo di martedì e il Messi della prima partita tra Juventus e Barcellona?".

È una domanda che si fanno tutti: Cristiano Ronaldo e Messi, chi è il più bravo?

"Ecco, questo è il modo sbagliato di farsi una domanda. Gli italiani vedono sempre il calcio come il predominio del singolo sul gruppo, del talento sull’organizzazione. Cristiano Ronaldo, che ha qualità personali immense, è stato esaltato dal gioco del Real Madrid, che ha comandato sempre la partita. Messi, a Torino, quasi non ha toccato palla. Prenda Griezmann: si è impegnato, ce l’ha messa tutta, ma senza l’aiuto della squadra dove poteva andare? Mettiamolo nel Real Madrid e poi giudichiamolo".

Che cosa le piace, da allenatore, di Zinedine Zidane?

"Il Real ha un suo stile, fin dai tempi di Di Stefano: devi vincere attraverso il dominio del gioco. Il calcio, per i madridisti, è uno spettacolo sportivo. Zidane ha fatto sua questa mentalità. Lo stile ti dice cosa sei e cosa diventerai".

Che cosa ha di speciale Cristiano?

"Prendiamo l’altro Ronaldo, il brasiliano. Forse poteva avere anche più talento, ma è durato molto di meno. Cercava privilegi: il primo era correre poco. Cristiano Ronaldo, invece, è un professionista esemplare. Una volta sono andato a trovare Ancelotti quando era al Real. Chi c’era un’ora e mezza prima dell’allenamento in palestra? Cristiano Ronaldo. E a Carletto, poco prima di Bayern-Real Madrid ho mandato un messaggio: guarda che il Real si è messo a giocare bene e che Cristiano è in grande crescita. Ho persino scherzato: guarda che ha dribblato un avversario...".

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