Sala: "Consigliai Insigne al Toro, ma lo scartarono perchè basso. Mihajlovic? Può fermare Sarri, ma il suo gioco..."

16.12.2017
01:00
Redazione

Claudio Sala ha rilasciato un'intervista a Il Mattino:

Il suo primo anno tra i grandi proprio al Napoli. «A venti anni mi ritrovo a giocare con Altafini, Sivori, Nielsen, Zoff; Omar e Jose', che non voleva mai fare l’attaccante, si contendevano la maglia numero 10 che Chiappella nelle ultime giornate diede anche a me. Ero lontano mille chilometri da casa, una nostalgia continua: per fortuna c’erano Pogliana e Salvi che erano lombardi come me che mi aiutarono a vivere meglio la citta' e a farmela amare».

Pero' rimase solo una stagione. «Bonetto mi ha raccontato come ando' realmente: lui ando' da Ferlaino e chiese il prezzo del mio cartellino. Il presidente del Napoli, per spaventarlo, sparo' una cifra folle: mezzo miliardo di lire. Un modo per farsi dire di no. Dopo 20 minuti Bonetto torno' con l’offerta da 470 milioni. Ferlaino prese tempo, disse che si sarebbe dovuto andare prima a comprare una cravatta: allora lo presero di peso e gli dissero “no, ora viene e firma la cessione”»

Meglio Mertens? «E' un attaccante che secondo me farebbe meglio a tornare sulla fascia, salta l’uomo come pochi. E io di finte e dribbling un po’ me ne intendo».

Mertens e Belotti cosa hanno in comune? «Il granata e' una punta piu' vera. Pero' mi piace la loro cattiveria: quando arrivi a un certo livello, per migliorare hai bisogno di quella. E servono esempi importante: a me al Toro era Ferrini, il mio capitano. Avrebbe venduto l’anima al diavolo pur di vincere una partita».

Anche lei ammira il gioco di Sarri? «Certo. Sembrava impossibile in Italia trovare di nuovo una squadra che facesse tutto il possesso palla che fa adesso il Napoli. E' un peccato che sia un po’ in calo, forse il motivo e' legato alla stanchezza di chi ha giocato troppo spesso».

Si tiene Mihajlovic sulla panchina del Toro? «Mi piace la spregiudicatezza del suo gioco. E anche la sua aggressivitaÌ. Puo' fermare Sarri».

Pero' il Napoli puo' strappare alla Juve lo scettro della serie A? «Quel che conta e' che i bianconeri non siano gia' avanti di 5 o 6 punti. Penso che gli azzurri siano i primi rivali. Ma anche Inter e Roma sono in corsa».

Cosa le piace di piu' del Napoli? «Insigne. E' uno dei pochi che punta l’uomo, che prova a saltarlo. Sono stato tra i primi ad andare a Frattamaggiore a osservarlo e consigliai subito al Torino di prenderlo. Mi sa che pero' lo scartarono perche' era troppo basso. Come se per giocare da esterno c’e' bisogno di essere dei giganti».

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