VIDEO - Sarri a Sky: "Non ho mai chiesto Barba o Tonelli, magari ne arriva un altro. La sciarpa di Mancini? L'avevo promesso alle Iene, ma resto amareggiato. Su Higuain e il Pallone d'Oro..."
Al termine di Sampdoria-Napoli, ai microfoni di Sky, è intervenuto Maurizio Sarri, allenatore azzurro. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Vittoria pesante contro una buona squadra che ha tante qualità tecniche soprattutto nei giocatori offensivi. La partita si è riaperta, ma poi abbiamo avuto tante occasioni goal per chiuderla prima. Loro quando attaccano sono pericolosi, non a caso segnano abbastanza in casa. Non concediamo tanto, ma quando lo facciamo concediamo occasioni nitide. I goal di Hamsik ed Higuain? Marek è meno condizionato dal goal, sono contento per entrambi. Di Hamsik ero molto contento anche prima, sta diventando un centrocampista completo, partecipa molto alla fase difensiva. Problemi in difesa? Possiamo migliorare, anche se c'è una piccola componente casuale. Il numero delle occasioni concesse non è aumentato molto, ma per noi è importante essere solidi e sapere che anche nelle giornate in cui non facciamo tre goal, abbiamo la possibilità di fare risultato lo stesso. Dobbiamo tornare a lavorare sulla fase difensiva, viviamo l'eliminazione dalla Coppa Italia come un fatto favorevole così possiamo tornare ad allenarci per bene. La mia squadra dimostra di saper chiudere bene le partite, già nel finale di primo tempo abbiamo smesso di giocare, ci siamo abbassati e le ripartenze diventavano più difficili. Grassi? In settimana non ho visto nessuno. Quarto difensore? Non ho mai chiesto Tonelli e Barba, magari arriverà qualcuno di diverso. Calci piazzati a sfavore? Abbiamo deciso all'inizio che avremmo marcato a zona e così restiamo. La vicenda Mancini? Mi resta un po' d'amarezza, ma l'errore più grave l'ho fatto io. Sciarpa di Mancini? Non siamo amici, ma l'ho conosciuto. La sciarpa l'ho indossata perchè l'ho promesso alle Iene in senso di riappacificazione. Pallone d'Oro ad Higuain? Fossi in lui cercherei di non pensarci nemmeno. Il Pallone d'Oro è un premio che viene dato dai giornalisti, l'aspetto mediatico del calciatore e del club in cui gioca fanno gran parte della scelta. Fossi in lui continuerei a migliorare senza pensare a questo. Vincerlo diventa come un 'gratta e vinci'".
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