Maurizio Sarri, allenatore Juventus
Maurizio Sarri, allenatore Juventus

Sarri, l'amico juventino rivela: "Mi chiamava gobbo di m***a! La famiglia non ne parla pubblicamente, ecco cosa fece una volta con il gagliardetto della Juve..."

14.09.2019
17:30
Redazione

Il passaggio di Maurizio Sarri alla Juventus ha fatto molto discutere: Enzo Bernardoni, amico del tecnico, racconta alcuni retroscena

Enzo Bernardoni, storico amico di Maurizio Sarri, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TuttoJuve. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it

"La notizia più importante è che Maurizio sia tornato in panchina. Corsi e ricorsi, lo farà a trenta chilometri da casa sua. Speriamo che Fiorentina-Juventus sarà una bella partita dove magari poter conseguire un risultato positivo. C'è da ricordare che la sua ultima esperienza a Firenze non è stata delle migliori, col Napoli è rimasto scottato perché ha perso la possibilità di vincer lo scudetto. Però quella sconfitta ha fatto molto piacere a noi tifosi della Juve (sorride ndr)".

Hai più sentito Sarri negli ultimi mesi?
"No, l'ultima volta che abbiamo parlato è stato prima che partisse per Londra. Più di un anno fa. Spesso incontro la moglie e il figlio, con loro riesco a fare qualche chiacchiera".

Con loro sei riuscito a parlare della Juventus?
"Ho provato a farlo, ma sua moglie non ne parla in pubblico. E' una donna molto semplice, alla mano, che probabilmente supporterà suo marito in privato. Anche il figlio è piuttosto riservato, non si riesce a levargli molte parole di bocca. Non gli piace parlare del babbo pubblicamente".

Invece con Maurizio c'è un bel rapporto.
"Sì, quando veniva mi faceva sparire il gagliardetto della Juventus (sorride ndr). Un giorno non lo trovavo più, mi interrogavo sul dove fosse finito. Lo trovai in un angolo e lo riattaccai. Il giorno dopo passò Maurizio e mi disse scherzando: 'lo hai riattaccato?' (ride ndr)".

La Juventus, a tuo parere, ha già appreso qualche suo metodo di lavoro?
"Ho visto una squadra che ha appreso velocemente le sue idee, si diceva che ci volesse del tempo per certi automatismi ma invece i ragazzi reagiscono davvero molto bene. Sono juventino e il mio amico Maurizio allena la Juve: ho raggiunto il massimo a livello sportivo".

Forse alla Juve ci voleva un allenatore come Maurizio, Allegri era molto diverso.
"Sì, penso che la società abbia voluto un cambiamento radicale sul fronte dell'atteggiamento e del gioco. Per questo lo ha scelto. Non bisogna più aspettare l'avversario, bisogna prendere in mano la partita".

Che cosa vorresti dire a Maurizio una volta che lo incontrerai nuovamente?
"Avrei voluto incontrarlo oggi, ma purtroppo sua moglie mi ha avvisato che ripartiranno subito per preparare la sfida di Champions. Però quando lo incontrerò, c'è un qualcosa che gli vorrei dire. Maurizio, quando entrava, mi apostrofava come 'gobbo di m****' e ora invece i 'gobbi di m****' sono due (ride ndr). Quando è stato annunciato il suo passaggio alla Juventus, ho pianto davanti alla tv e mia moglie stupita mi ha chiesto che stessi facendo"

Notizie Calcio Napoli