Sarri, l'agente: "Napoli un cantiere aperto, si può fare ancora meglio: sognare è legittimo! Rinnovo? Parlarne oggi è inopportuno"

06.10.2015
12:46
Redazione

A Radio CRC è intervenuto l'agente di Maurizio Sarri Alessandro Pellegrini, rilasciando alcune dichiarazioni: "Che momento è questo qui? Un momento positivo, grazie alla striscia di risultati importanti: io però cerco sempre di fare un ragionamento più distaccato da quello del tifoso, non sono così esaltato dopo le ultime vittorie.

Vedo in questa squadra, secondo la filosofia di Sarri, ancora margini di miglioramento. Rimanendo piedi a terra, è comunque legittimo sognare. Il Sassuolo giocava assieme da tre anni e ha cambiato poco, è normale che incontrarlo alla prima è stato un handicap; la partita di Empoli ha fatto vedere le buone doti di palleggio ed intensità che caratterizzano il gioco di Sarri; a Milano la difesa palleggiava con tranquillità in area, è sinonimo del fatto che la squadra sta assimilando i concetti. Con la Sampdoria pure fu un match difficile, abbiamo avuto la sfortuna di incontrarla alla seconda.

Rimango sempre dell'avviso che il Napoli è un cantiere aperto, ha delle ottime fondamenta e tra un po' inizieranno gli abbellimenti strutturali: vedremo in primavera cosa uscirà dalla mano di Sarri. Ad Empoli si è visto il gioco che ha poi portato ai tanti gol nelle partite successiva. La difesa oggi inizia a diventare un reparto, i giocatori danno tanto ai movimenti che chiede il mister: è sempre però un cantiere aperto, il sogno è legittimo. In questi giorni Maurizio ha dedicato una giornata alla famiglia e al cane, nella vita di Sarri gli intrecci con Napoli non finiscono mai.

Le parole di De Laurentiis sul contratto? Non vorrei aggiungere niente, De Laurentiis è stato chiaro. Dal punto di vista federale è stato un contratto annuale con opzione per la società, poi la volontà delle persone viene sempre prima di ogni altra cosa: in questo momento parlare di contratto è inopportuno, ci saranno sedi e momenti adatti per parlarne e non certo oggi 6 ottobre. Il lavoro e l'impegno non precludono niente, nemmeno a Napoli.

Qualcuno ha letto le parole di De Laurentiis come un ultimatum, quando parlava di dargli sei settimane di tempo: non è così, anche se il Napoli non è l'Empoli e ha in rosa undici campioni. Il contratto è una conseguenza del lavoro, al momento siamo ancora al 65-70%. Maurizio ha detto bene quando ha parlato della reazione del Milan di Mihajlovic e di come si è sbagliato l'ultimo passaggio in più frangenti: bisogna diventare una squadra cinica, che se ha due occasioni da gol deve segnarle entrambe. Grazie all'entusiasmo dei tifosi, quelli che cantavano o surdato 'nnamurato a San Siro, potrebbe rimanere per sempre"

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