Sarri alla RAI: "Mertens il falso nove migliore d'Europa dopo Messi, futuro? Se De Laurentiis è contento resto! Cosa ci vorrà mercoledì? Un po' di culo in più. Ecco cosa ho detto ad Higuain"

02.04.2017
23:45
Redazione

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Domenica Sportiva. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: “Non so fino a che punto la partita di stasera influirà su mercoledì, c’erano tutti i numeri per vincere anche nettamente questa gara. Con il presupposto iniziale, e cioè il gol di Khedira, diventa però pericolosissimo. Bravi a continuare a giocare in serenità, l’aspetto migliore è stato il nostro modo di andare a sporcare le loro ripartenze. Non è facile non concedere niente alla Juventus. Higuain è, da vero nove, il più forte in assoluto, mentre come falso nove il più forte di tutti, eccezion fatta per Messi, lo abbiamo noi ed è Mertens. Prima della partita non ho parenti né amici, non ho parlato con Higuain. A Bonucci ho detto che sono stati fortunati, soprattutto Higuain sapendo di averlo dietro. Mercoledì ci vuole un pizzico di culo in più, oggi abbiamo creato tanto e dobbiamo ripetere questa prestazione evitando di andare subito sotto. Con un centravanti puro avremmo segnato sul finire, mentre senza Mertens non avremmo fatto il gol del pareggio come lo abbiamo fatto. Le scelte poi vengono fatte a seconda delle condizioni, in linea generale questo tridente piccolo ci ha permesso di essere l’attacco più forte del campionato. Non so se ci sarà Milik, sarebbe dovuto entrare questa sera perché volevamo vincere, ma purtroppo hanno chiesto il cambio prima Hamsik e poi Strinic. L’evoluzione di una persona è difficilmente prevedibile: io sono cambiato tantissimo ultimamente, anche come interpretazione di gioco e come filosofia. Penso di non essere un imbecille e di avere qualche cartuccia da sparare. Spero di avere dei margini, questo Napoli sta viaggiando a livelli pazzeschi, stiamo viaggiando a dei ritmi straordinari con una media punti vicinissima a quella della Juve: non è vero non abbiamo continuità. Solo che caliamo in alcuni momenti della partita. Ora il margine di miglioramento di questa squadra si è ridotto rispetto al 30% di inizio campionato. Al momento nulla mi fa pensare di non essere qui l’anno prossimo, c’è il contratto in essere. Se il presidente è contento, resto, altrimenti vado via. Possiamo far fare esperienza ai giovani, poi resta il dubbio sulla personalit: chi ne è fornito, l'ha anche a vent'anni".

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