Sarri: "Onorato del paragone con Sacchi, ma lui ha vinto tutto! Se faccio l'allenatore lo devo al suo Milan"
Ai microfoni di Sky Sport, per "Mister Condò: Sarri si racconta", ha parlato l'allenatore del Napoli, Maurizio Sarri. Ecco un estratto evidenziato da CalcioNapoli24: "Accostato ad Arrigo Sacchi? Non so se è sensato, Arrigo alla fine ha vinto tutto, quindi per il momento si possono paragonare solo gli esordi nei dilettanti. Il paragone però mi fa onore, se faccio questo mestiere è perchè mi sono innamorato del suo modo di giocare, dei suoi metodi e del suo modo di parlare. E' la verità, la passione per il calcio visto con gli occhi dell'allenatore mi è nata da lui, quindi esser paragonato a lui per me è motivo di soddisfazione. Spero di riuscire a vincere anche, se non tutto, qualcosa. Riguardavo le cassette, anche a immagini rallentate per vedere i movimenti difensivi e offensivi: mi fece scattare quel qualcosa, quel vedere il calcio da un altro punto di vista. Mi piaceva il senso di ordine della sua squadra nel difendere, rispetto a quello che vedevamo in quegli anni. Grande organizzazione nel movimento offensivo, era qualcosa di sconvolgente: non a caso c'è il capitolo "Prima di Sacchi" e "Dopo di Sacchi" nei libri sul calcio: ha inciso in maniera profonda.
Tre grandi rivoluzioni riconosciute nel calcio moderno: Ajax di Cruijff, Milan di Sacchi e Barcellona di Guardiola? Son tre momenti fondamentali nell'evoluzione, ho profondamente studiato il Milan di Sacchi e analizzato il Barcellona di Pep: sono momenti di grandi cambiamenti, sono persone che hanno inciso in maniera importantissima nel loro lavoro".