Savoldi: "Perché non continuare con lo schema di Sarri? Il Napoli arriverà dietro la Juve, a Belgrado bisognava vincere 5-0"

22.09.2018
22:30
Redazione

In diretta a “ Un Calcio alla Radio” su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Giuseppe Savoldi, ex calciatore del Napoli: “Milik

In diretta a “ Un Calcio alla Radio” su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Giuseppe Savoldi, ex calciatore del Napoli: “Milik o Mertens? Milik è il classico centravanti moderno, quello che tutti vorrebbero perché sa fare tutto. Bravo nel gioco aereo, bravo nel palleggio, bravo palla a terra, ma se vogliamo allargare il discorso dipende dal tipo di gioco che vuoi fare e da come vuoi sviluppare la tua azione tattica. Mertens io non lo lascerei mai fuori dalla mia formazione. 4-4-2? Se fai giocare Mertens come punta che ruota intorno a Milik che gli crea spazi potrebbe far bene. Ho fatto l’allenatore per 15 anni so che non c’è un modulo vincente, ma un modulo intelligente che ovviamente dipende dal tipo di gara che vuoi fare.  Quali mediani sceglierei per un  4 4 2 offensivo con Insigne e Callejon sugli esterni? Mi coprirei. Quindi opterei per Allan che è un incontrista e uno tra Diawara e Rog. Lascerei fuori  Hamsik? Ancelotti ha il problema della scelta, il Napoli ha una rosa di qualità.  Perché non continuare con il 4- 3- 3 di Sarri? Il fatto che Sarri abbia conseguito tanti risultati dimostra quanto sia stato intelligente. ha lasciato l’impostazione di calcio e di gioca ideata da Benitez. L’intelligenza è stata quella di confermare questo senza stravolgerla più di tanto. Torino? Ci sono secondo me due gol di differenza se vediamo le qualità dell’organico. Ci sono delle partite in cui il Napoli calcia in porta 20 venti volte e sbaglia come a Belgrado, ma in una partita normale gli azzurri avrebbero vinto 4-5 a 0.  Piazzamento del Napoli? Penso dietro la Juventus. Qui possiamo aprire un discorso lungo. Uno dei discorsi che si possono fare  è che la Juve gioca male, ma vince sempre perché sa che una partita si può giocare male e vincerla. Il Napoli non ha ancora capito questo. Sarri giocava troppo  bene, ma non bisogna giocare sempre troppo bene. A volte basta giocare male e vincere”.

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