
Scarlato: "Al Napoli servono 6-7 innesti per la prossima stagione”
Gennaro Scarlato, ex difensore e capitano del Napoli, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla. Ecco quanto ha affermato:
“Cittadinanza onoraria a Mertens? La città ha apprezzato l’amore di questo ragazzo che viene da un altro paese. Ormai lui è napoletano, quando può sta qui e vivrà qui quando smetterà, se non ha già smesso. E’ una cosa che fa piacere sia a lui che alla città. La sua più grande qualità? Lui da centravanti ha quella capacità di dribbling nello stretto che mette in difficoltà un difensore. Era difficile in un momento marcarlo, è un calciatore completo, anche se non è di stazza molto alta. Bologna, Como e Napoli hanno un vantaggio? Si, perché danno continuità al progetto tecnico, le altre faticheranno all’inizio perché non è facile mettere subito in pratica cosa vuole l’allenatore. I calciatori importanti lo fanno, ma ci vuole comunque tempo. La prossima squadra del Napoli? Servono altri due centrali di difesa, un paio di centrocampisti. Almeno 6-7 innesti. Il Napoli può permettersi tutto, la gestione di De Laurentiis ci ha fatto capire che i soldi non si buttano e si fa una scelta mirata. Quanti giovani e quanti esperti alla De Bruyne? Di giovani forti come Cubarsì hanno un prezzo elevato. Metterei qualcuno da sotto per farlo crescere in pianta stabile, per vedere se può diventare un campione. Altrimenti vai sull’usato sicuro, che ha anche esperienza in Champions.
C'è chi dice che De Bruyne è vecchio e Modric ancora giovane? E’ un calciatore straordinario, ma se il Milan pensa di risolvere i problemi con un 40enne, stiamo messi male. Siamo lontani dall’idea europea. Non è vero che non c’è talento, ma deve essere costruito. Deve avere le qualità, ma ci devi lavorare. Cosa succede a Milan, Inter e Juventus? Inzaghi ha fatto una scelta personale, dopo che ha fatto diversi anni nell’Inter non doveva dare niente più. A parte i soldi, non c’è un progetto tecnico o un allungamento di carriera in Arabia, dove ti confronti con squadre tipo il Barcellona. Fabregas mi ha sorpreso, forse ha ritenuto più opportuno dare continuità al progetto Como, dove ha più libertà di scelta, avrà fatto delle valutazioni visto che è un giovane allenatore di prospettiva. Non mi spiego la scelta di Chivu, ma anche quella di Pisacane al Cagliari”.