
Serena Brancale svela il segreto di 'Anema e Core': 'Il mio sogno è cantarla allo Stadio Maradona"
Anema e Core, Serena Brancale e la rivelazione sul Maradona
Ultimissime Calcio Napoli - Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuta la cantante Serena Brancale. Di seguito le sue parole:
«È stato emozionante vedere il nome della mia canzone come coreografia allo Stadio Maradona. Periodo post Sanremo? Non ci si ferma e vale per tutti. È stato così bello aver partecipato al Festival di Sanremo che adesso non intendo più fermarmi e per questo stiamo lavorando ogni giorno. Sono chiusa in studio poiché abbiamo chiuso due brani e stiamo scrivendo il terzo.
È un momento super stimolante e adesso dobbiamo spingere affinché si possa produrre sempre più bella musica. Ho sempre cercato di fare della bella musica, ma adesso ho più responsabilità e più voglia di dire cose nuove. “Anema e Core” è un brano che piace tantissimo ai bambini e alle persone che si rivedono.
Non è un brano solo mio ma è di tutti quelli che la cantano. Anema e Core è un modo di celebrare la vita e di godersi le piccole e le grandi cose. Oggi ho persino saputo che una bambina ha fatto una festa di compleanno a tema “Serena Brancale” e che adesso la mamma dovrà stampare le mie foto. Il fatto che il brano faccia ballare i bambini è il successo più grande per me. Durante la preparazione alle esibizioni del Festival volevo che il brano fosse facile e ballabile.
Cercavo di renderlo per tutti. Neomelodici? Se Stevie Wonder cantasse in napoletano, sarebbe un grandissimo neomelodico. Il genere neomelodico è la commistione tra il sol e tante linee musicali. Nell’aspetto musicale, far diventare un brano neomelodico significa giocare sui mezzi toni e che non è una melodia pop.
Il neomelodico è un genere più improntato sul sol e sulla musica orientale. A me piace il neomelodico. Chi etichetta il termine “neomelodico” in modo negativo è un problema suo. Io adoro il Neomelodico e adoro persino Gianni Celeste tanto che canto i suoi brani durante i miei concerti come il brano “Povero Gabbiano”.
Il problema è che i cantanti neomelodici scrivono dei testi molto tristi sulla passione e su qualcuno che li rende molto popolari e pesantissimi ma se si prendi un brano con la melodia neomelodica, io lo trovo meraviglioso. Il genere neomelodico è fighissimo. La prima volta che ho provato a scrivere questo brano insieme ai miei autori e alla mia squadra di produzione ci siamo resi conto che questa tematica era vincente poiché andava ad abbracciare chiunque dal bambino a mio padre che è il mio primo ascoltatore. Quando ho capito che piaceva a tutti, volevo tornare al Festival per ballare e divertirmi.
Tornare al Festival con un altro brano che rappresenta di più quello che ho fatto nella vita sarebbe un sogno. Magari con un brano più sul genere jazz e con le note lunghe. “Anema e Core” è una parte di me ed è il brano giusto in questo periodo della mia vita poiché ho voglia di divertirmi poiché la musica è divertimento e non è solo far vedere di saper fare musica.
Cantare questa canzone allo Stadio Diego Armando Maradona sarebbe un grandissimo sogno, voglio sapere solo quando. Ci sono stata anche io allo stadio a tifare Napoli. Ho seguito il Napoli per quanto potevo poiché il cellulare mi è scoppiato tra le mani, per fortuna mi ha avvertito mio padre. “Anema e Core” è una bellissima frase napoletana ed è un modo di dire che mi appartiene. “Anema e Core" è sia un brano di Murolo che un brano bellissimo di Pino Daniele.
Quando ho scritto questo brano ho deciso, poiché io sono barese, di cantarlo nel mio dialetto ma mischiandolo anche al napoletano. Io adoro Napoli in tutte le sue sfaccettature. Io mi sento piccola nei confronti del significato che ha per Napoli il termine “Anema e Core”.
Capisco il grandissimo significato che ha questo termine e di tutti i grandi cantanti che hanno cantato un brano che si chiama “Anema e Core”. Sarò a Napoli il 24 maggio al Teatro PalaPartenope per ringraziarvi e per rendere omaggio alla città di Napoli»