Serena: "E' un Milan cangiante e pericoloso, il Napoli non è ancora brillante come prima. Mertens? E' un riferimento per la squadra"

18.01.2017
15:40
Redazione

Aldo Serena, ex calciatore ed opinionista di Premium Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Il Milan non avrà Locatelli e Romagnoli, ha dei deficit notevoli perché sno forse i due giovani più rappresentativi dopo Donnarumma. I rossoneri sono difficili da affrontare perché cambia spesso pelle: talvolta si racchiude per poi ripartire, altre volte invece pressa alto. E' cangiante. Cerca sempre di essere pericolosa perché ha due esterni molto bravi nel dribbling, vale a dire Suso e Bonaventura. Guardando le due gare con il Torino, si evince che il Milan soffre moltissimo le ripartenze, cosa che non fa il Napoli. Gli azzurri però verticalizzano tanto, forse non è ancora brillantissimo visto in passato perché le gambe ancora non girano a pieno regime, però dopo il lavoro svolto durante le vacanze adesso si farà un po' di scarico e quindi il Napoli crescerà costantemente in vista del match con il Real Madrid. Al posto di Locatelli, giocherà uno tra Sosa e Bertolacci, in effetti non ha grandissima qualità in quella zona. Però resta il fatto che il Milan gioca di squadra. Ha due fuoriclasse, Donnarumma e Suso, e tanti giovani interessanti. La Juventus in trasferta ha perso contro le grandi e nel girone di ritorno dovrà andare a Roma e Napoli. Se i bianconeri non trovano subito la giusta compattezza che è stata uno dei segreti di questa squadra diventa difficile. Più passa il tempo e si cambiano i giocatori, noto che il gioco ne risente perché non c'è più quella identità data da Conte. O Allegri fa in fretta a ricompattare la squadra o diventa difficile, i nuovi vanno supportati. Roma e Napoli sono le squadre più accreditate perché hanno più programmazione rispetto a Milan ed Inter. Sarri ha trovato una traccia importante con Mertens, io non andrei a toccare nulla finché la squadra gioca così. Il belga è diventato un riferimento, i suoi movimenti regalano spazio anche per gli inserimenti degli altri esterni. Sia Pavoletti che Milik dovranno aspettare il loro momento per far cambiare idea al tecnico a suon di gol".

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