Taglialatela: "Napoli in fase di rodaggio, Ancelotti sa cosa fare. Ospina? Gli andava dato un po’ di tempo per ambientarsi"

14.09.2018
14:10
Redazione

Si ricomincia da Napoli Fiorentina e da due grandi opportunità: provare a dimenticare la débâcle dello scorso anno e riprendere

Si ricomincia da Napoli Fiorentina e da due grandi opportunità: provare a dimenticare la débâcle dello scorso anno e riprendere il cammino in campionato dopo l’inopinata sconfitta con la Sampdoria. Un match non decisivo ma già importante per valutare il grado di crescita della squadra allenata da Ancelotti. Il test è senza dubbio attendibile, dato l’ottimo stato di forma della viola, capace di conquistare già due vittorie. La partita in programma domani alle 18 è stata “presentata” da un doppio ex di lusso: Pino Tagliatela. L’ex numero 1 azzurro si è soffermato sul momento del Napoli, sulla questione portieri e su altre interessanti curiosità.

Fiorentina in fiducia, Napoli ferito e chiamato al riscatto: che partita sarà? «Il Napoli è ancora in fase di rodaggio ma si intravedono segnali positivi. La sconfitta di Genova era un po’ nell’aria, anche con Lazio e Milan si erano visti dei difetti, andare sempre sotto e poi recuperare non è semplice. C’è bisogno di un po’ di tempo per trovare la quadratura giusta, ovviamente le partite non le vinci solamente con il nome e con la Sampdoria si è visto. Non possiamo pretendere tutto e subito da Ancelotti e dalla squadra ma il 3 a 0 di Genova sarà servito a riportare tutti con i piedi per terra».

Napoli sempre sotto nelle prime tre giornate: è solo un caso o è un campanello d’allarme di cui tener conto? «No, non penso sia un caso ma Ancelotti avrà già individuato il problema. Chiaramente lasciarsi alle spalle l’ultimo triennio non è facile, quindi alcune difficoltà erano assolutamente preventivabili. Penso che il mister in queste due settimane abbia lavorato proprio su questo aspetto, per evitare di andare sotto ed essere costretti alla rimonta».

Al San Paolo non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: respiri un po’ di disaffezione intorno alla società e alla squadra? «Questa situazione non fa bene alla squadra, dispiace vedere questa polemica continua tra i tifosi e la società ma francamente il presidente poteva risparmiarsi certe esternazioni. Lui, per il ruolo che ricopre, dovrebbe essere bravo a compattare l’ambiente ma purtroppo non sempre ci riesce. I tifosi sono passionali, ovviamente gli rispondono a tono e penso che non accettino di buon grado le critiche al San Paolo. Il Napoli gioca lì dal 1959, quel prato è stato calcato dal più grande calciatore di tutti i tempi, ha visto successi importanti e non merita di essere denigrato in quel modo. Forse occorre avere maggiore rispetto per la storia».

A Fuorigrotta arriva una squadra in salute ma Pioli ha ancora dubbi sul portiere da impiegare, dato l’infortunio di Lafont: che portiere è il francese? «Me ne hanno parlato benissimo, l’ho visto giocare un po’ di volte e somiglia a Donnarumma. E’ un profilo molto interessante, vedremo se recupererà in tempo per la partita con il Napoli. Dragowski (secondo portiere, ndr) non lo conosco, quindi non mi esprimo».

Dai numeri uno viola a quelli azzurri: col prossimo rientro di Meret, come gestirà Ancelotti il pacchetto portieri? «Non ho condiviso l’esclusione precipitosa di Karnezis. A Roma con la Lazio non aveva affatto sfigurato e a Ospina andava dato un po’ di tempo per ambientarsi, invece è stato subito gettato nella mischia. Ora aspettiamo Meret, sono il suo primo fan, credo tantissimo nelle qualità di questo ragazzo. Se sta bene, può giocare sia in campionato che in Champions. Personalmente non sarei d’accordo con l’idea di schierare Ospina in Europa e Meret in campionato. Alex può giocare da titolare in tutte le competizioni».

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