
Tarallo sicuro: "Il Napoli farà questo colpo coi soldi di Osimhen, è l'ultimo tassello"
Calciomercato Napoli, chi arriverà coi soldi di Osimhen
Ultimissime Calcio Napoli - A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità". Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come sta un tifoso del Napoli, stamane, Carlo?
"Calcisticamente parlando, direi quasi in estasi per la cessione di Osimhen e per il meme con i benvenuti di Aurelio... A questo punto lo voglio pure io un meme del genere! Scherzi a parte, è un calciomercato molto diverso dagli altri. Forse, se ricordi, ci fu un’estate simile solo con Benitez, con l’arrivo di tanti campioni: questa mi sembra una sessione altrettanto importante per il Napoli. Tutti questi acquisti rendono molto felice il tifoso che è in me. Appena riaprono gli abbonamenti, rinnovo subito. Certo, il rischio ora è quello di sentirsi troppo favoriti. Sono in troppi a dire che il Napoli è di due spanne sopra agli altri. Conte dice che bisogna lavorare ancor di più dell'anno scorso, io, invece, professerei calma, è necessario restare con i piedi per terra. Anche perché conosciamo il calcio.
Mettiamoci nei panni dell’Inter dello scorso anno: erano dati per favoriti, e noi sembravamo una squadra in costruzione... eppure abbiamo vinto noi. Non dobbiamo avere la presunzione di partire pensando che tutto sia già scritto. E soprattutto, a mio parere, non dobbiamo commettere l’errore di credere che il campionato sia ‘facile’ e concentrare tutte le energie solo sulla Champions. Chiaro che qui tra di noi possiamo anche scherzare, divertirci, ma tutto l’ambiente deve restare calmo. È giusto entusiasmarsi, ma ci vuole anche responsabilità da parte di chi lavora in questo mondo. È vero, stiamo costruendo una squadra stellare, ma piedi per terra! Perché poi basta una partita storta, magari pareggi con il Cagliari alla seconda giornata, e conosciamo tutti come funziona: iniziano i processi, le critiche..."
Con i soldi incassati dalla cessione di Osimhen, al netto dell'investimento per Lucca, secondo lei su cosa investirà il Napoli?
"Io credo che il Napoli investirà su un esterno, perché quella è l’unica casella da riempire. Mi auguro un rilancio su Lookman. L'anno scorso, l’Inter ha fatto un’offerta da 30 milioni per Buongiorno, ma il ragazzo ha preferito venire da noi. E l’Atalanta ragiona come il Napoli: metti i soldi sul tavolo, niente sconti. Per Lookman si parla di offerta da 40 milioni dell'Inter, ritenuta bassa dall'Atalanta. Il Napoli potrebbe inserirsi e, se riuscisse a prenderlo, avrebbe costruito due squadre: se fai Napoli 1 contro Napoli 2, non sapresti distinguere quale sia la titolare. Con un Lookman in più, puoi tranquillamente affrontare campionato e Champions League da protagonista."
Non crede che l’arrivo di un secondo portiere come Milinkovi?-Savi?, possa riportare Meret alle insicurezze del passato?
"Sì, è un rischio concreto. È diversa la percezione che si ha tra Lukaku e Meret. Io cerco sempre di ragionare oltre l’emozione del momento. Lukaku ha fatto un campionato da 6, 6.5. Non ha brillato, ma è stato tutelato con l’acquisto di Lucca. Se fosse arrivato un attaccante con un nome più pesante, avrebbe avuto una vera alternativa in grado di metterlo in difficoltà. Per Meret non è stato fatto questo discorso. Ora, al primo errore, tutti diranno ‘teniamo Milinkovic che è più forte’. Questo è un rischio. Quei soldi li avrei investiti a centrocampo, perché manca ancora un’alternativa a McTominay."
È circolato il nome di Miretti per il centrocampo: è un profilo che le piace?
"Non è un cattivo giocatore. Ma se facciamo il gioco delle coppie, Lobotka ha Gilmour, Anguissa ha De Bruyne, McTominay… non ha ancora un alter ego. Serve un innesto che dia respiro. Perché quest’anno il Napoli giocherà due competizioni vere: campionato e Champions. Servono due squadre. Così come serve un vice Politano. Ho parlato di Lookman, ma mi accontenterei anche di Ndoye. Chiesa no. Mai e poi mai. Non mi convince dal punto di vista tattico. Forse Lookman è più poliedrico, può giocare su entrambe le fasce ma anche come prima punta. L’unico dubbio è l’inserimento di Raspadori. Io, sinceramente, non me lo toglierei mai. Mai. È una pedina preziosa."
Ma se resta Raspadori, si riuscirà a trovargli il giusto spazio?
"Si trova, si trova. Anche perché è l’unico al momento che ti dà l’alternativa vera dietro le punte. Raspadori ha fatto gol pesanti. In nazionale è una garanzia. Se gli fai un discorso chiaro – gli dici che lo scorso anno c’era solo il campionato e ora ci sono molte più partite – lui capisce. Non gli mancherà lo spazio. Io me lo terrei tutta la vita. Anche solo come talismano."