Terremoto Campi Flegrei, dall'INGV: "Tragedia sfiorata l'altra notte! Non so fino a quando saremo fortunati..."

14.03.2025
07:40
Redazione

«L’altra notte si è sfiorata la tragedia e siamo stati fortunati, ma non so fino a quando lo saremo perché potremmo avere scosse anche più forti». Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca Ingv, già direttore dell’Osservatorio vesuviano, parla a titolo personale al Corriere del Mezzogiorno.

Professor De Natale cosa ci aspetta?

«La situazione è grave e non è corretto sottovalutarla. Già nel 2019 in uno studio specifico sul rapporto tra sollevamento del suolo e sismi avevo delineato esattamente questo scenario. E avevo avvertito il mio istituto che, perdurando il sollevamento, si sarebbero verificate scosse sempre più frequenti e più forti. Sappiamo che possono avvenire scosse anche di magnitudo 5».

Professore però le autorità rispondono che i terremoti sono imprevedibili. Lo ripetono da tempo ai cittadini flegrei in ansia.

«In questo caso non è così. A essere imprevedibili sono i terremoti tettonici, ad esempio quelli negli Appennini, ma nei Campi Flegrei essi sono strettamente collegati al sollevamento del suolo; aumentano all’aumentare del sollevamento ed anche della velocità di sollevamento. E noi sappiamo che dal 15 febbraio scorso la velocità di sollevamento è triplicata, quindi è evidente che arriveranno scosse sempre più energetiche in grado di fare danni..».

Quanto tempo può durare questa fase?

«Potenzialmente anche decine di anni. Le faccio un esempio: prima dell’eruzione del 1538 ci furono oltre cento anni di fenomeni precursori, in cui si verificarono anche scosse molto forti. Adesso, ai Campi Flegrei sono circa 75 anni che è iniziato il sollevamento; quindi, potremmo avere anni, decenni di terremoti sempre più frequenti e più forti. Non credo si possa tenere la popolazione così esposta».

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