Maradona: "De Laurentiis parli di cinema, io sto con Higuain! Voglio tornare al Napoli, aspetto solo una chiamata. Mertens deve giocare di più. Rapina Insigne, ecco la mia. Sullo scudetto..."

01.03.2016
20:35
Pasquale Cacciola

21.45 - Terminata l'intervista di Diego Armando Maradona ai microfoni di Piùenne

Conclude: "Saluto tutti, gli ospiti nello studio. Salutatemi Napoli, con tutto il mio cuore. Ci vediamo tra poco".

Su cosa si aspetta dai giocatori: "Continuare con la stessa fiducia e non mollare mai. La Juve può cadere, quando succederà bisognerà farsi trovare pronti. Anche loro sono essere umani e possono stancarsi".

Sullo scudetto: "La grande differenza la fanno quelli che stanno in panchina. Allegri ha una grande varietà, Sarri invece deve tappare i buchi".

Su Higuain: "Il problema non è lui, ma quel che De Laurentiis ha messo su tutti i giornali del mondo. Prima di una partita importante, non si può dire che un giocatore ha un kg in più o in meno. Non credo sia nervoso, altrimenti non sarebbe stato lucido nel fare il goal di ieri".

Sul ruolo che gli piacerebbe ricoprire nel Napoli: "Mi piacerebbe aver il massimo, non andare a Napoli in vacanza o quasi. Se ritorno, lo farò per vincere tutto. Prima di firmare vorrei avere una squadra che dia garanzie e con la gente che va al San Paolo, sapendo che io sarei una garanzia. Cosa intendo per massimo? Non si può parlare di allenatoere perché c'è Sarri, però già da prima di lui volevo essere il tecnico della squadra".

Su Insigne e la rapina: "Deve essere più protagonista, deve comandare lui l'attacco del Napoli perché con i suoi movimenti apre tutte le difese. Purtroppo, ha avuto un problema che noi nell'87 non avevamo. Il calciatore era rispettato all'epoca, oggi non è più così anche perché ci sono tante cose brutte. In campo deve comandare l'attacco".

Sul tipo di pizza che gradirebbe: "Fortunatamente, sono stato un calciatore. Come pizzaiolo sarei stato un disastro! In ogni caso, va bene qualsiasi". 

Sull'entrata in società, ribadisce: "Sto aspettando la chiamata, ma nessuno ha parlato mai più con me. Saremmo una forza abbastanza forte, con Napoli che si sentirebbe nuovamente felice". 

Sullo spogliatoio: "Credo che ci sia, Sarri lo sta portando bene avanti. Deve solo vedere di più Mertens, ma manca un Carmando nell'attuale Napoli". 

Sul giocatore del suo Napoli che porterebbe nell'attuale squadra: "Dico Careca, farebbe 35 goal in questa squadra".

Su quale giocatore attuale porterebbe nel suo Napoli: "Mi piace molto Koulibaly, così come Allan. Se devo sceglierne uno, dico Mertens. Perché proprio lui? Perché ha tutto: ha dribbling, sa giocare, sa fare squadra e ha un buon tiro dalla distanza. Sarri deve impiegarlo di più".

Sulla Juventus e la corsa scudetto: "Il Napoli ha tre partite non tanto difficili, deve vincerle tutte perché la Juventus tira mezzo tiro in porta e fa due goal: labbiamo visto anche contro il Bayern. Chievo, Palermo e Genoa sono squadre alla portata degli azzurri. Ma attenzione: sono proprio queste formazioni che tolgono lo scudetto. Noi all'epoca stavamo attenti quando squadre così venivano a Napoli, provavamo a chiudere subito queste gare. Il Napoli deve vincere le prossime tre, aspettando un passo falso della Juventus".

Sui messaggi dei napoletani: "Li ringrazio pubblicamente, anche se l'ho già fatto attraverso Facebook. Grazie di cuore. Mia figlia è stata due anni fa a Napoli, era curiosa poiché era andata via dalla città da piccola. Gianina non poteva crederci". 

Su un ritorno in società: "Vorrei venire a Napoli sempre, il problema è che qualcuno dice che vuole parlare con me e dopo non lo fa (riferimento a De Laurentiis, ndr). Speriamo che non sia come Ferlaino che si nascondeva, a me piace parlare faccia e faccia e dire le cose alla gente: non vendere abbonamenti per cinque anni e comprare un giocatore per due anni. Se potrò fare qualcosa per il club, lo farò volentieri".

Collegamento telefonico con Andrea Carnevale, durante la trasmissione: "Mi hanno detto che eri da queste parti, ti voglio vedere!. Verrò in Italia per incontrare il Papa, rimarrò 6-7 giorni per vedere l'Italia".

Tornando sul kg e mezzo di Higuain: "De Laurentiis può anche dirlo se vuole, ma in privato e non pubblicamente prima di una partita".

Portano una torta in studio, il Pibe scherza: "Aspettate, arrivo a Napoli domani!". 

In caso di scudetto del Napoli: "Io qui a Dubai lavoro, non sono in vacanza. Però sarebbe bellissimo che la città possa gioire per un nuovo scudetto. Tanti dicono no perché il Napoli deve essere quello di Maradona, fare un certo discorso è molto molto egoista soprattutto verso i ragazzini che sperano nel titolo. Festeggerò, che sia Napoli o Dubai. Se De Laurentiis mi invita, magari vengo".

Su Infantino, nuovo presidente della Fifa: "Credo che sia un traditore, continuo a dirlo e dimostrerà di esserlo. Portava sempre carte a Platini e Blatter, però poi non sapeva sulla della corruzione? Allora è scemo? Mi prendo assolutamente la responsabilità di quel che dico".

Sul calciomercato di gennaio: SSi dice che il Napoli non abbia i ricambi di altre squadre, merito di Sarri che sta gestendo tutto bene però si vede che in campo ci sono giocatori stanchi. Serviva qualche intervento, il quinto attaccante della Juventus entra e segna. 

Sull'esperienza a Napoli non ancora finita: "Sui giornali leggo che De Laurentiis vuole parlare con me, poi però quando lo incontro è muto. L'ho incontrato varie volte recentemente, ma non mi ha mai chiesto di essere una bandiera del Napoli a livello internazionale. Spero che se ne possa parlare, io sono a Dubai. Poiché è sempre in viaggio, magari può venire anche un giorno qui e parlare in tutta tranquillità".

Sul kg e mezzo di Higuain, chiamato in causa da De Laurentiis: "Sto dalla parte di Higuain, senza alcun dubbio. Il presidente può parlare molti di film e di attori e attrici, ma parlare dei giocatori tocca a Sarri. Non si possono pestare i piedi, altrimenti le cose non vanno bene. Dirlo in pubblico prima della partita non è stata una buona idea, al massimo l'avrebbe potuto dire in privato".

Sulla squadra: "I giocatori del Napoli devono vedere la faccia del napoletano quando esce dal San Paolo, il tifoso che vuole vincere e che non vuole essere chiamato africano e che non vuole che venga invocato il Vesuvio. I giocatori del Napoli questo lo devono sentire dentro, noi l'abbiamo fatto e abbiamo vinto perché la gente ci dicevano che volevano essere felici con noi".

Sulla risposta molto educata di Sarri: "Lo ringrazio, perché quando io dio una cosa qualcuno prova sempre a scavalcarmi. Lui invece è stato rispettoso. Non aveva lo spogliatoio in mano all'epoca, oggi è diverso e si vede che ognuno che entra in campo sa quel che vuole l'allenatore".

Sul Napoli attuale: "Ne approfitto per sottolineare che io non ho parlato male di Sarri, ho il massimo del rispetto per lui. Non solo adesso che sta facendo bene, ma da prima. Quel che dicevo, è che doveva imparare a valorizzare la squadra. Col pareggio interno col Milan però abbiamo perso un'occasione. Non si può paragonare la nostra squadra con l'attuale, noi avevamo 4-5 giocatori che decidevano una partita. Con questo, ripeto che rispetto molto Sarri che ha portato in campo una squadra degna e che gioca bene a calcio".

Sul tennis: "Mi serviva molto per preparmi in vista della domenica. Il mio professore Fernando buttava una corta e una lunga, così ho imparato a giocare a tennis ma lo scopo era anche quello di arrivare in anticipo sui difensori".

Su Francesco Romano, ex centrocampista azzurro: "Era alla Triestina, lo avevamo scelto tra 4-5 giocatori. Quando l'abbiamo preso, ho detto a tutti che in quel momento avremmo potuto lottare per lo scudetto".

A Carmando: "Ti voglio tanto bene, lo spogliatoio senza di te non sarebbe stato bellissimo come è stato. Eri la forza di tutti noi, ti ringrazio per averci dati il meglio di te e noi scendevamo in campo alla grande"

A una domanda di Pierpaolo Marino, il Pibe risponde: "Ora sono a Dubai, sto benissimo. Il 1 luglio 1986? Tu sei venuto solo quando hai visto che vincevamo (scherza, ndr). Cosa dissi quell'anno? Mi stai facendo un'interrogazione, non ho più così tanta memoria. Sì, è vero, dissi che avremmo vinto lo scudetto. Avevamo vinto contro grandissime squadre a livello internazionale quell'anno, solo che non riuscimmo a dare la grande gioia alla città" 

Inizia il programma, subito il saluto e il ringraziamento a Diego Maradona: "Sono io che ringrazio tutti voi, poiché mi date la possibilità di parlare con i napoletani e di essere vicino a Napoli".

Gentili lettori, buona sera. La redazione di CalcioNapoli24.it vi dà il benvenuto alla diretta testuale dell'intervista che Diego Armando Maradona rilascerà questa sera in collegamento da Dubai con gli studi di Piùenne. Potrete seguire qui le dichiarazioni in tempo reale, appuntamento a partire dalle 20.30. 

Notizie Calcio Napoli