Emilio Coppola, legale degli ultras del Napoli
Emilio Coppola, legale degli ultras del Napoli

Ultras Napoli, il legale a CN24: "Il Napoli non ha fornito la mappatura dei sediolini del San Paolo! Lo SLO? Pensano più al marketing. Vogliamo essere liberi di tifare" [VIDEO]

13.12.2019
15:10
Redazione

Ultras Napoli, il legale Emilio Coppola ai microfoni di CalcioNapoli24 Live

Ultimissime notizie Napoli - Emilio Coppola, avvocato, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live, programma in onda su CalcioNapoli24 Tv (canale 296 DTT). Ecco quanto dichiarato:

"La mancanza cronica di spettatori nasce da lontano: dopo Sarri ci sono state meno presenze al San Paolo. Regolamento d'uso? Trova stringente applicazione nei settori popolari del San Paolo. Molti tifosi sono stati colpiti da sanzione di 166 euro. I gruppi organizzati, i tifosi tutti ed i club chiedono il buonsenso nell'applicazione di tale regolamento: le multe che sono arrivate riguardano comportamenti non lesivi all'ordine pubblico ma legati ad abitudini sempre avute dagli spettatori che vanno allo stadio. La SSC Napoli non dà una mappatura dei sediolini dell'impianto: quando acquisto il biglietto non so dove mi siederò. Si sono create in maniera spontanea delle aggregazioni di tifosi che hanno sempre visto le gare in determinate zone. Nelle curva al San Paolo non ci sono nemmeno gli steward che ti accompagnano al tuo posto. Sono giunte molte multe ai lancia cori presenti nelle curve: questa cosa è vista male, in altri stadi di Italia sono stati costruiti dei palchetti proprio per questo tipo di figura, a Napoli invece la cosa viene punita. L'ammenda ha un rovescio della medaglia: se viene contestata due volte nello stesso campionato scatta il DASPO. Assurda una sanzione del genere per non essersi seduto al proprio posto per due volte. Chi vuole vivere la partita in maniera partecipata non è un teppista od un incivile. Il Napoli è famoso anche per l'esistenza delle due curva oltre che per i risultati sportivi. Lo SLO? Il Napoli ha questa figura, ma è una persona legata alle strategia di marketing, perché il Napoli negli ultimi anni è legato a quello piuttosto che ai tifosi. E' una figura che non si è mai occupata di queste questioni. La volontà di tutti è andare allo stadio in maniera civile, non si cerca l'impunità o cose simili. Si vuole la libertà di tifare potendosi alzare su un parchetto o in una zona che il Napoli può indicare. Bisogna poter sventolare una bandiera, cambiare il posto con il proprio vicino: queste sono le richieste. Sciopero delle curve? La volontà di tutti è quello di voler tornare allo stadio, ma non accadrà fin quando non ci sarà un tavolo dove si capiranno bene le regole e si capirà quali sono i comportamenti effettivamente sanzionabili, e verrà data la possibilità di essere liberi di tifare. C'è tutta la volontà di voler rientrare e sostenere la squadra come si è sempre fatto. Il tifo organizzato ha sempre seguito il Napoli in ogni dove. L'obiettivo è rientrare allo stadio per tifare, non ci sono retropensieri. Non vogliamo lo sciopero ad oltranza, ma fin quando non verranno soddisfatte queste piccole richieste la diserzione del San Paolo resterà tale".

Fonte : di Guadagno, Credendino, Cocca
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