Vives: "C'è questa differenza netta oggi tra il Napoli e le altre squadre"

31.03.2023
02:00
Redazione

Il commento sul Napoli

Notizie Calcio Napoli - Giuseppe Vives, ex calciatore, fra le tante, di Torino e Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì in prima serata su Sportitalia.

Lei è un ex del Lecce, che ricordo conserva?

“Sono stato benissimo a Lecce. Con i salentini ho vinto due campionati di B ed ottenere la possibilità di giocare in Serie A. A lecce ho lasciato il cuore, ed in città torno spesso a trovare i tanti amici che ho lasciato”.

Meret è un riferimento per il suo reparto in fase di costruzione?

“Partendo dal basso c’è bisogno di un portiere che abbia qualità importanti in costruzione. Quando ero al Torino ho avuto la fortuna di giocare con Ventura. Il tecnico pretendeva sempre una costruzione che partisse dal portiere. L’estremo difensore granata, quegli anni, era Gillet, e posso confermare che aveva una qualità straordinaria in fase di impostazione. Avrebbe potuto giocare anche a centrocampo. Avere un portiere che gioca bene con i piedi è una sicurezza che consente ai difensori di respirare quando pressati, e Meret è in tal senso una garanzia per il Napoli”.

Avrebbe preferito giocare con Giroud o Osimhen?

“Avrei preferito entrambi. Sono due grandissimo campioni. Osimhen si sta rivelando un calciatore determinante, capace anche di andare oltre le aspettative. In tal senso, vanno riconosciuti i meriti di Spalletti, che ha lavorato molto sulla tecnica dell’attaccante. E’ un tipo di lavoro che consente ai giocatori di poter acquisire sicurezza, e che necessita della disponibilità dell’atleta e delle capacità dell’allenatore”.

La tranquillità che la società trasmette un fattore determinante per le prestazioni dei calciatori?

“Sicuramente l’ambiente favorisce l’espressione ottimale, così come il contesto. Quello azzurro è affine ad una macchina perfetta. Ogni calciatore azzurro è stato capace di andare oltre le aspettative”.

A cosa potrà affidarsi il Napoli per la partita di domenica?

“La differenza sostanziale tra il Napoli e le altre squadre è la costanza degli azzurri nel conservare la propria identità, che costringe le avversarie a stravolgere i propri assetti per affrontare i partenopei”.

I giovani il futuro del nostro calcio?

“Oggi è difficile trovare ragazzi che abbiano la predisposizione allo sport, ed al sacrificio che esso richiede. Vedere ragazzi che possano sfruttare le opportunità che le giovanili concedono riempie il cuore”.

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