Zapata: "Con Higuain mai nessun dualismo, Sarri un'altra storia rispetto a Benitez. Ecco i miei ricordi più belli in azzurro"

21.10.2015
20:40
Redazione

Ospite di UdineseChannel, l'attaccante dell'Udinese Duvan Zapata ha parlato, fra passato e presente, della sua carriera:

Sulle richieste in estate: "Non ho giocato molto a Napoli e diverse società mi hanno cercato per darmi un maggior minutaggio, ho scelto l'Udinese per l'idea chiara che ha il progetto. Colantuono poi è una grande persona. Non gli piace perdere, come in realtà a nessuno, ma a lui proprio per niente. Questa attitudine e questa grinta che trasmette prima della gara è molto importante".

Sulla nuova realtà: "È difficile, tutti ti guardano come un giocatore che fa la differenza. Però mi piace avere questa responsabilità, così vedrò la mia qualità. La squadra mi ha aperto le porte al mio arrivo, è stato più facile così. Spero di fare bene e di portare l'Udinese più in alto possibile, magari vincere qualcosa...".

Sul Napoli: "I miei ex compagni faranno molto bene, Allan sta giocando ad altissimi livelli così come tutto il gruppo"

Sul dualismo con Higuain: "Non c'è mai stato, sapevo che lui era il titolare quando sono venuto in Italia. La società è stata chiara, io dovevo lavorare per guadagnarmi un posto. Del resto conosciamo tutti la sua qualità. È un giocatore fortissimo, provavo pertanto a sfruttare subito ogni occasione".

Sulla Supercoppa: "Purtroppo non l'ho giocata, ma dalla panchina abbiamo tifato molto. E' stato bellissimo vincere ai rigori".

Sulla trionfo partenopeo in Coppa Italia: "La partita è iniziata tardi e in panchina non sapevamo il perché, solo successivamente ci è stato comunicato. In quel momento c'era soddisfazione per la vittoria finale, ma la morte di un tifoso è gravissima. Tutta la squadra si è unita al dolore dei tifosi e della famiglia".

Su Sarri: "Ci sono tante differenze con Benitez: c'è un'idea di gioco diversa, oltre a un modulo. Come allenatore sono molto diversi, un'altra storia".

Sul rapporto con Benitez. "Avevo letto tante cose su di lui, avere la possibilità di essere un suo giocatore è una cosa impressionante. Non ho parole per questo. In Champions? Emozione incredibile il goal con il Marsiglia. Eppure quell'annata, sebbene i 12 punti fatti, non siamo riusciti a passare il turno quando in altri gruppi c'è chi è passato con quattro. Poi ho segnato al Porto in Europa League, altro bel ricordo".

Sull'esordio a Marassi: "Era una tappa importantissima della mia carriera, volevo dimostrare perché il Napoli mi aveva comprato. Lì abbiamo vinto, piano piano ho avuto la possibilità di guadagnarmi uno spazio".

Sullo scippo del Napoli al Sassuolo: "Alla fine sono arrivati loro perché hanno fatto un'offerta più grande. Però sì, c'erano i neroverdi che mi hanno cercato anche nel calciomercato scorso. Vuol dire che sto facendo le cose bene".

Su Boselli e Higuain: "Bisogna imparare da giocatori così, prendere il proprio stile di gioco e implementarlo con quello che ti serve. È bello avere questi compagni con così tanta esperienza e imparare da loro".

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