Zola: "Napoli, due fattori hanno condizionato la stagione. Maradona? Senza di lui non avrei potuto raggiungere certi livelli"

02.05.2024
21:50
Redazione

Zola sul Napoli

Gianfranco Zola, ex attaccante, ha rilasciato un'intervista a "Legends-Ci vediamo a Napoli", in onda su Sportitalia e Napoflix:

Zola sul Napoli

Cosa non ha funzionato quest'anno nel Napoli?

"Secondo me sono due i fattori che hanno in qualche modo condizionato la stagione quest'anno. Il più importante, senza dubbio, che sia andato via un allenatore come Spalletti, che la scorsa stagione è stato straordinario nel dare a questa squadra un'idea e una identità di gioco veramente vincente. E l'altro probabilmente è stato il fatto che molti giocatori giovani hanno fatto fatica, dopo lo scudetto vinto, soprattutto all'inizio, a riproporre lo stesso rendimento dell'anno scorso. E questo ha influito su quello di tutta la squadra, che non è riuscita più a ripetersi".

Cosa ha rappresentato Maradona per te?

"Diego era già il mio calciatore preferito già prima di conoscerlo, poi sono arrivato a Napoli e ho potuto giocare con lui. Cosa che, come ho sempre detto e continuo a ripetere, è stata una delle più grandi fortune che potessero capitarmi. Ho potuto imparare dal migliore di tutti, apprendendo tante cose che mi hanno veramente cambiato la vita. Era un grandissimo esempio. Tutto quello che faceva la domenica, ma anche durante gli allenamenti era veramente inestimabile. Dal crescere con lui ne ho tratto tanto beneficio e non avrei potuto raggiungere i livelli che ho raggiunto se non avessi avuto una persona di così grande ispirazione davanti a me".

Ci racconti un aneddoto sulla tua esperienza napoletana?

"Ne ho davvero tanti, però uno a cui sono molto legato e che conservo con piacere nel cuore, è quello del giorno della vittoria dello scudetto nel 1990, in casa, con il gol di Baroni. Io e mia moglie decidemmo di andare in giro per la città con un vespino e non potrò mai dimenticare la gioia di tutti i napoletani in strada mentre celebravano il tricolore. Abbiamo potuto toccare da vicino, quasi con mano, la contentezza della gente di Napoli. E' stato di una bellezza unica. E sapere di aver contribuito a dare una parte di quella felicità è una delle cose più gratificanti che ho avuto nella mia carriera, di cui vado veramente molto orgoglioso".

Gianfranco Zola
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