Frosinone-Napoli, le pagelle: Younes formato Ajax, Mertens come Maradona! Fabián incisivo, Callejon 300 e...due pali

28.04.2019
14:25
Claudio Russo

Frosinone-Napoli termina 0-2 grazie alle reti di Dries Mertens e Amin Younes: di seguito le pagelle di CalcioNapoli24.it

Ospina 6 - Meno uno al riscatto obbligatorio del suo cartellino dall’Arsenal: primo tempo senza alcun problema, nella ripresa si oppone a Gori ed il capitano del Frosinone lo spinge costringendolo a saltare oltre i cartelloni pubblicitario. Blocca i tentativi di Ciofani e Pinamonti nel recupero.

Malcuit 6 - Inizialmente tenta di farsi notare con diversi scambi con Callejon, continuando a sostare sulla linea laterale e lasciando il centro allo spagnolo. È il terzino meno appariscente tra i due azzurri, e a metà ripresa sbaglia un passaggio orizzontale semplice, regalandolo al Frosinone. Buona chiusura in diagonale su Dionisi al 71’. (Dall’87’ Albiol SV - Bentornato!)

Koulibaly 6,5 - Inciampa volendo anticipare Valzania, spalancando il campo al contropiede gialloblu: unico brivido di tutto il primo tempo. Al 53’ Trotta riceve, lui va in marcatura e l’ex Napoli contestualmente si allontana di dieci-quindici metri dalla porta: come se sapesse di avere di fronte un difensore ostico da superare. Si oppone con tranquillità a Pinamonti.

Luperto 6 - Le assenze degli altri gli spalancano le porte della titolarità, Pinamonti dopo pochi minuti lo aggira nei pressi dell’area di rigore. Non prende rischi al 34’, preferendo il fallo laterale ad un controllo rischioso. Aspettarsi lo stesso rendimento di Koulibaly è controproducente: Trotta al 66’ lo sovrasta e travolge.

Ghoulam 6,5 - Younes gli potrebbe lasciare spazi sulla fascia, ma solo quando ha la palla: non sempre, insomma. Ma quando ce l’ha, Faouzi c’è. Al 39’ tenta un triangolo senza fortuna. Sostiene l’azione, al 77’ si allunga in spaccata per evitare che un pallone possa diventare pericoloso nei pressi di Ospina.

Callejon 6 - Interessante l’asse con Malcuit, che lo vede spostarsi spesso verso il centro. Si divora al 41’ il gol del raddoppio, al termine di un’azione centrale molto bella e veloce: errore grave e non da lui. Prende il palo al 64’ al termine di una buona azione, impegna Sportiello dalla distanza con un tiro che gli rimbalza velenosamente davanti. Colpisce il palo numero 24 della stagione azzurra nel finale, nel giorno della partita numero 300 con il Napoli.

Zielinski 6 - La coppia con Fabián non è garanzia di filtro e di interdizione, ma è un problema già conosciuto. Però è sinonimo di precisione (al 25’ hanno completato 50 passaggi su 50! Piotr termina con 87 passaggi ed il 97% di precisione): la manovra si svolge maggiormente in orizzontale, difensivamente va a dare fastidio al 40’ su un traversone in area. Sportiello gli blocca un sinistro ad inizio ripresa, Valzania lo stende al limite dell’area.

Fabián 6,5 - Il destro al 3’ è davvero debole, nonostante l’ottima idea. Zielinski resta un po’ più bloccato, gli lascia libertà per avanzare: al 64’ sembra essere il momento giusto, ma la traversa gli nega il sesto gol stagionale. Secondo tempo sicuramente più propositivo del primo, altroché: sposta il suo raggio d’azione sulla zona destra, come già accaduto più volte, e risulta comunque incisivo (due passaggi chiave, nove passaggi in verticale completati, 81 totali col 96% di precisione)

Younes 7,5 - Prende una pallonata in faccia dopo sette secondi, Sportiello al 16’ si oppone ad un bel destro e poco dopo va a prendersi un fallo al limite dell’area: è la punizione che vale il vantaggio. È un bel torello, fa valere il suo dribbling - favorito e ispirato anche da difensori frusinati non eccelsi. Piazza lo 0-2 con un dribbling elegante (vinti 9 su 10) e molta freddezza. Vince una marea di uno-contro-uno: 13 su 17 (Dal 73’ Verdi SV)

Mertens 7 - Dries aveva preso parte a 22 reti (12 gol, 10 assist), solo quattro in meno di tutto il Frosinone: al 14’ piccola protesta in area, ma era in ritardo sul suggerimento di Callejon. Poi raggiunge Maradona a quota 81 in Serie A con una punizione celestiale, e sfiora il sorpasso con una conclusione praticamente uguale. E poi tanta pericolosità: per il belga cinque gol e tre assist nelle ultime sette ‘italiane’. A tempo praticamente scaduto Sportiello gli blocca il gol della possibile doppietta.

Milik 6 - Non arriva all’appuntamento col pallone dopo pochi minuti, davanti a Sportiello: arriva allo Stirpe con le polveri bagnate, un solo gol nelle ultime sei partite giocate, e la storia non è che cambi così tanto. Entra nell’azione dello 0-2, firmando l’assist per Younes. Grande controllo in area al 61’, peccato che Ariaudo riesca a metterci il piedino per la deviazione. Aumenta la sua pericolosità (solo 14 passaggio completati) col passare dei minuti, accarezzando l’incrocio dei pali su punizione. (Dal 78’ Ounas SV)

Ancelotti 6,5 - Tiene ancora una volta fuori Simone Verdi e si affida a quelli che gli rimangono, scegliendo due terzini di spinta e sperando che la difesa non allunghi a nove la striscia di partite di A in cui ha subito almeno un gol. Il Napoli sembra iniziare bene, con diverse idee da mettere in atto: una su tutti il pressing molto alto, che però lascia spazi alle spalle. Una serpentina di Younes porta allo 0-1 firmato Mertens, che serve a scrollarsi di dosso qualche scoria in più: la squadra approfitta del divario tecnico con i padroni di casa, sfruttando le proprie doti (69% di possesso, sette tiri, 338 passaggi completati), e soprattutto mostrando una voglia vista a sprazzi nell’ultimo periodo. Al primo attacco in verticale, centralmente, la squadra mette Callejon davanti a Sportiello ma lo spagnolo non è ‘cattivo’ e non sfrutta la chance: molto più incisivo Younes, che inventa e chiude lo 0-2 in avvio di ripresa. I legni numero 22 e 23 del campionato azzurro negano lo 0-3 della tranquillità a metà ripresa: il Frosinone non crea molti problemi, a dir la verità, escludendo qualche aspetto un po’ caotico nel finale. Inserisce Albiol e non Gaetano oppure Zedadka: la qualificazione alla fase a gironi di Champions League 2019-2020 è a un passo, l’obiettivo societario è raggiunto. Così come il legno numero 24, nel finale.

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