Milan-Napoli, le pagelle: Albiol un muro, Mertens ectoplasma! Insigne si sbatte, Maggio professionista. Allan e Callejon fuorigiri
Reina 6 - In quello che sarà il suo stadio, Pepe risponde subito pronto al tiro di Bonaventura in avvio ed in anticipo su Kalinic al 12'. Irriverente
Reina 6,5 - In quello che sarà il suo stadio, Pepe risponde subito pronto al tiro di Bonaventura in avvio ed in anticipo su Kalinic al 12'. Irriverente la ruleta sul croato al 15', tonico sul destro di Calhanoglu al 38'
Maggio 6 - Torna titolare in campionato dopo tre mesi e mezzo, il Milan finisce per costringere a crossare lui e non Callejon. Onesto, serio e professionista. Più un fallo pesante subito da Zapata. Tra i migliori, il che dà l'idea del match. Quattro salvataggi, due tiri bloccati, un contrasto.
Albiol 6,5 - Craniata terrificante con Zapata al 4', svirgolata pochi minuti dopo. Poi migliora, anticipando i cross che arrivano dalle fasce e facendo buona guardia al centro dell'area: otto salvataggi.
Koulibaly 6 - Kalinic si muove tanto e prova a mettere in difficoltà lui ed Albiol: all'11' è lui ad avere la meglio, spizzandola di testa, così come al 23' in anticipo e tante altre volte (sei salvataggi). All'86' rinvia un cross su un attaccante rossonero, poi si fa ammonire: rientrerà con la Juventus.
Hysaj 5 - Trasloca per una volta a sinistra, Suso se lo mangia all'11' ma dalle fasce arrivano molti cross. Offensivamente quasi nullo, ma non è un terzino sinistro e dunque si dedica a compiti difensivi con risultati rivedibili. Meglio tornare a destra.
Allan 5 - Fisicamente non è al top e lo si nota da più di una partita. Esposto alle sfuriate di Bonaventura e Calhanoglu, si scopre vulnerabile. Esce con tanti minuti di ritardo (Dall'87' Rog SV - Offensivo farlo entrare sempre nei minuti finali)
Jorginho 5,5 - Si riappropria della cabina di comando, Kalinic gli si piazza davanti e spesso gli nega - assieme ai movimenti non continui dei compagni - la giocata in profondità. Manca il guizzo, a lui come a tanti altri, nonostante 119 passaggi completati.
Hamsik 5,5 - Primo segno di vita: un mancino largo e alto al 18'. Secondo segno di vita: un altro sinistro al 31' calciato malino e finito fuori. Poi diverse piccole cose: qualche contrasto, un sinistro ad inizio ripresa che attraversa l'area. Migliora un po' col passare dei minuti, anche servendo i compagni. (Dal 61' Zielinski 5,5 - Ci vuole poco per essere più dinamici di questo Hamsik, il fatto è che bisognerebbe toccare anche il pallone e lui ne tocca pochini: 16 passaggi in tutto)
Callejon 5 - Gli avversari lo vorrebbero tra di loro, certo non quello del controllo così così al 13' o del tiro sbilenco poco più tardi. Disturbato da Zapata sul taglio al 20', nei primi 45' completa solo nove passaggi col 69% di efficienza. Non arriva sul cross di Hamsik al 61', un'ombra.
Mertens 4,5 - Diffidato, anche davanti alla porta: Donnarumma lo mura con facilità nell'unica opportunità, discreta, che gli capita. Raramente abbiamo visto prestazioni così negative, un ectoplasma. (Dal 61' Milik 6 - Primo pallone toccato dopo pochi secondi, ma non sempre gli si può chiedere di salvare la baracca: Donnarumma gli nega la gioia in extremis)
Insigne 6,5 - Il Milan sulla carta è il suo avversario preferito, lui in fuorigioco serve una palla che Mertens non sfrutta. Lampo di classe al 35', con slalom e tiro a giro sul fondo, e al 40' col destro al volo deviato. Unico attaccante ad averne, all'82' elegante stop ma Donnarumma ribatte.
Sarri 5,5 - Giustamente, al 15 di aprile, si affida ai titolarissimi (contro l'Udinese qualche cambio pre-Juventus? Chissà): Gattuso lo avrà anche elogiato, però in campo prova a beffarlo giocando spesso palla a terra e sfruttando l'avvio non eccelso di Allan e Hamsik. Nella prima mezz'ora c'è una sensazione diffusa di stanchezza nel velocizzare i movimenti, complice anche un Milan schierato bene: la luce si accende con l'episodio singolo, la chance di Insigne al 35'. Allan e Hamsik non si dimostrano all'altezza, Callejon e Mertens a lungo senza verve: la squadra, detto questo, ci prova e mantiene il possesso della palla. Servirebbero subito Zielinski e Milik, arrivano al 61' ma stavolta il loro apporto è relativo: la squadra finisce il match rischiando di essere schiacciata da una serie di calci d'angolo, non sempre trovi il Diawara di turno. Sulla parata di Donnarumma su Milik si arena qualcosa in più, chiude faccia a faccia con Biglia. Dopo l'eliminazione dall'Europa League, la settimana tipo ed i titolarissimi hanno deluso.
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