Napoli-Catania 2-1, le pagelle: Callejon 'superstar', Behrami 'sontuoso', Albiol 'fortezza'. Hamsik, un raggio nella 'sua' notte!

02.11.2013
22:50
Luca Cirillo

Reina: 6. Può poco sul gol di Castro, poi la solita personalità nel rendere semplici alcuni interventi difficili. I suoi rilanci con le mani sono già un cult.

Mesto: sv. Maledetta sfortuna, il ginocchio si gira ed è costretto ad uscire subito: peccato, stava giocando con la solita grinta. Dal 7' Uvini: 6,5. Il terzino non è il suo ruolo, Bruno ci prova guidato con il telecomando da Benitez. Lascia scoperta la sua zona con il movimento a seguire il taglio centrale di Lopez. Si avverte che non è sereno, ma col passare dei minuti ci mette applicazione e alla fine riesce a strappare anche applausi. Bravo lui, bravo Benitez a crederci.

Fernandez: 6,5. Sicuro, solido, preciso negli scarichi quando c'è da far ripartire l'azione dalle retrovie. Ha anche lui qualche responsabilità negli scivolamenti senza palla quando il Catania dimezza lo svantaggio, ma il bilancio della sua prestazione è ben oltre la sufficienza. Poche le sbavature, la sua crescita continua.

Albiol: 7,5. Una forza della natura, è un muro di gomma che si alza in ogni dove. Difensore di caratura internazionale, strano (per fortuna) che il Real se ne sia liberato così, in scioltezza. Sontuoso! 

Armero: 6. Una sola fiammata, ovvero l'affondo e il cross per Higuain, poi poco o nulla. Garantisce buone chiusure e tanta corsa. Una vittoria per festeggiare il compleanno con tutto lo stadio.

Dzemaili: 6,5. Recupera molti palloni e si spinge alto per dare un consistente contributo alla manovra. Il dinamismo è la sua arma migliore per gestire un ruolo non proprio suo.

Behrami: 7,5. E' ovunque, va a pressare alto e a mettere una pezza agli errori dei compagni. Raddoppia, triplica... praticamente da clonare! 

Callejon: 8. Lo abbiamo definito in tutti i modi, ma che fosse anche aviatore ce ne siamo accorti solo stasera: spedisce un missile all'incrocio dell'universo, quello della felicità. La sua faciltà di corsa è una delle immagini più belle del gioco del calcio, un vero esempio di un professionismo! Quando incita i tifosi dopo una gara in cui non si è risparmiato un attimo, sembra una vera e propria Superstar sul palco del San Paolo!

Hamsik: 6+. Si desta dal torpore degli ultimi tempi con un sinistro a giro che sfonda la rete, ma nel complesso è ancora lontano dai tempi migliori. C'è qualcosa che non va, mancano attenzione, applicazione e lucidità. Ha una bella intuizione, Higuain vanifica la sua gittata precisa. 

Insigne: 6,5. Tolto lo spunto grazie al quale serve ad Hamsik l'assist del raddoppio, la gara del funambolo di Frattamaggiore vive nel primo tempo di sparute intuizioni. Da segnalare, tuttavia, buoni ripiegamenti difensivi. Più spigliato nella ripresa, salta l'uomo e sforna qualche buona rifinitura. Dal 90' Mertens: sv. Entra e per un soffio non trova il gol dopo una progressione fulminea delle sue.

Higuain: 6,5. Ha sulla testa l'occasione giusta per portare il Napoli in vantaggio, ma non è preciso. Tre buone chance anche anche sul destro, Andujar si esalta, ma lui non è freddo come dovrebbe. Dal 79' Zapata: sv. Ci mette fisicità negli ultimi concitati minuti.

Benitez: 6,5. Era fondamentale vincere per accorciare sulla Roma e per tenere il passo della Juventus corsara a Parma: obiettivo raggiunto, ma che sofferenza. Il Napoli trova in scioltezza il doppio vantaggio, ma alcune criticità difensive possono essere pericolose sul lungo percorso. Il suo gioco si conferma concreto e vincente, ma è chiaro che l'organico necessita di accorgimenti. Faccia di tutto per farsi ascoltare dal club!

luca cirillo
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