Napoli-Torino, le pagelle: Mertens festeggiamento doppio, sassata Hamsik! Albiol lento a salire, si rivede il desaparecido Ounas

06.05.2018
17:10
Claudio Russo

Reina 6 - Penultima partita casalinga della sua avventura in azzurro, diversi interventi senza troppi patemi ed un gol che lo prende quasi alla sprovvista, vista

Reina 6 - Penultima partita casalinga della sua avventura in azzurro, diversi interventi senza troppi patemi ed un gol che lo prende quasi alla sprovvista, vista la deviazione di Chiriches. Due tiri in porta, due gol subiti. Col Crotone ci sarà per l'ultimo saluto?

Hysaj 6 - Entra nell'azione al 17' che porta Insigne a concludere debolmente, riesce a portarsi spesso nella trequarti. Nega il tiro a Niang al 38', Baselli però è dal suo lato che entra in area e pareggia: non ha grandi colpe.

Albiol 5,5 - Niang atleticamente lo può mettere in difficoltà, teoricamente. In realtà no, sbaglia pochissimo fino al gol del pareggio: non sale in tempo, tiene in gioco De Silvestri. Non può che influire.

Chiriches 6 - Torna in campo dopo tre mesi e mezzo (Bologna-Napoli, 28 gennaio), prova ad emulare se stesso dopo una vecchia amichevole col Carpi: tira da quaranta metri e quasi quasi centra il gollonzo. Nel gol del pareggio c'è la sua deviazione. Sette palloni intercettati, un salvataggio ed un contrasto.

Mario Rui 6 - Contro la Fiorentina era stato uno dei protagonsiti del disastro, oggi è quantomeno caparbio nella percussione centrale al 12'. Nel primo tempo è molto coinvolto a livello di costruzione (45 passaggi col 90%), nella ripresa lui ed Insigne dovrebbero tenere De Silvestri ma si limitano a vederlo impattare il gol del pari. Per lui anche quattro contrasti, tre intercetti ed un salvataggio.

Allan 6 - Inarrestabile domenica scorsa, stavolta i granata più volte ricorrono alle maniere forti per fermarlo. Non si nota moltissimo, ma oggi va bene così.

Jorginho 6 - Bello giocare più minuti e non essere sostituito forzatamente, no? Gestisce il possesso con lucidità, magari non ai suoi soliti ritmi (31 passaggi al 45', alla fine sono 82 con l'89% di precisione).

Zielinski 6 - Sorpresa dal primo minuto, per una volta è titolare e non subentra (22 volte in A): pregevole l'intuzione al 16' per Mertens, sfortunatamente non è premiato. Sostiene l'azione, forse manca il guizzo ma bisogna ripartire da lui. (Dal 69' Hamsik 6,5 - Sessanta, settanta secondi: destro potente, gol clamoroso. Quando si dice rompere il ghiaccio, Marek fa 100 con il Napoli in campionato)

Callejon 6 - Bonifazi gli nega il pallone al 16' dopo uno dei suoi classici tagli velenosi. Ruba palla a Baselli ed impegna Sirigu nel finale di primo tempo con un destro violento. Prova sicuramente migliore, se confrontata alle ultime incolori, ed impreziosita dall'assist ad Hamsik. (Dall'88' Ounas SV - Desaparecido, prima presenza del 2018 in campionato dopo un gol con il Lipsia il 15 febbraio)

Mertens 6,5 - Zero gol e zero assist nelle ultime otto, roba che non gli capitava dall'aprile del 2016, ma anche cinque gol in otto partite con il Torino: Burdisso e compagni vogliono negargli spazi, lui prova a portarli fuori con i movimenti. Poi, al 26', finalmente mette fine al suo digiuno personale dopo aver ringraziato Burdisso per il possesso del pallone. Fuori anzitempo. (Dal 63' Milik 5,5 - Gli bastano cinque minuti per centrare un palo terrificante, quattordici per sprecare una opportunità ghiottissima davanti a Sirigu. Per quanto gli viene permesso, si sbatte)

Insigne 6 - Ritrova Mazzarri, il suo primo allenatore in azzurro, e gioca inizialmente con i piedi sulla linea laterale per allargare il campo: alto il tentativo al 15', male al 62' quando egoisticamente non scarica sulla fascia e tira altissimo. Una prestazione normale.

Sarri 6 - Non sarebbe stato mai troppo tardi per mettere in panchina l'attuale Marek Hamsik: Mazzarri si presenta con una difesa a 5 in fase di non possesso, teso a stringere e a negare spazi agli esterni. I suoi mantengono il pallone ossessivamente, superando la percentuale del 70% dopo venti minuti, ma senza trovare incisività sotto porta. Serviva l'episodio, lo sfrutta Mertens per il vantaggio. Poi cosa succede? Non sembra esserci la forza per attaccare ancora, e nella ripresa i ragazzi di Mazzarri sfruttano il primo quarto d'ora per trovare il pari (linea difensiva non impeccabile) e quasi il vantaggio. Nonostante il possesso, i suoi passano avanti con un'altra giocata estemporanea come quella di Hamsik. Nel finale si chiude quasi a riccio davanti all'area di rigore, un altro errore della linea permette il pareggio. Ripesca Ounas dal fondo del barile, senza cambiare modulo. Game over, a meno di venti-trenta gol per ribaltare la differenza reti. L'applauso finale, con i giocatori sotto le curve, sa di resa e, chissà, di possibile addio.

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