Pagelle Napoli-Inter: Ospina mostruoso ma...perde la finale! Mertens entra nella Storia, Maksimovic doma il Toro

13.06.2020
22:59
Claudio Russo

Pagelle Napoli-Inter 1-1, i voti di CalcioNapoli24 alla prestazione degli azzurri. Ospina migliore in campo. Il colombiano riscatta l'errore iniziale con 4 miracoli

Pagelle Napoli-Inter 1-1, i voti di CN24 alla prestazione degli azzurri. Ospina migliore in campo. Il colombiano riscatta l'errore iniziale con 4 miracoli

Napoli-Inter 1-1 pagelle, i voti di CalcioNapoli24

Pagelle Napoli-Inter 1-1 coppa Italia, Ospina migliore in campo

Ospina 8 - Sorpreso clamorosamente dal corner di Eriksen, come se fosse ancora in lockdown. Più reattivo dopo la deviazione di Maksimovic, sempre su tiro del danese, molto bene sulla testata di Lukaku al 32’ e miracoloso al 40’ su Candreva. Si riprende alla grande dando il via all’azione del pareggio con un rinvio alla Reina. Risponde con i pugni sulla punizione di Eriksen, è pazzesco ancora su quest’ultimo. Se il Napoli è in finale lo deve a lui: peccato per l’ammonizione, era diffidato e salterà la finale.

Di Lorenzo 5,5 - La mancata spizzata di testa sul corner di Eriksen forse è decisiva per confondere Ospina, Young al 24’ gli va via senza problemi. La prestazione migliora con il passare dei minuti, quando ha più spazio per respirare, ma sappiamo che può solo migliorare.

Maksimovic 7 - Permette a Lukaku di girarla di testa con tutta calma, ma per la maggior parte del tempo gli tocca Lautaro che non crea molte apprensioni: chiude in modo efficace al 53’. Non sarà bellissimo da vedere, ma sono più importanti i fatti: di testa le prende tutte, e doma il Toro Martinez.

Koulibaly 7 - Lukaku non è facile da fronteggiare, ma fare peggio di quanto fatto in stagione sarebbe difficile: al 32’ non riesce ad arginarlo, ma risponde presente su tanti altri palloni - soprattutto quelli alti.

Hysaj 6 - Deve prendersi cura di Candreva e della sua capacità di spinta, sin dal primo minuto lo impegna seriamente e lo supera con sospetta facilità. In ritardo in più di una occasione, meglio quando può distendersi anche perchè dalle sue parti nel finale l’Inter riesce a sfondare.

Elmas 5 - Aveva chiuso in crescendo prima dello stop, ma tocca pochi palloni (11 passaggi completati su 11 tentativi nel primo tempo) non avendo mai reali chance di incidere. (Dal 65’ Fabian 5,5 - Non era in grado di avere i 90 minuti nelle gambe, nella mezz’ora a disposizione mantiene equilibrio ma regala la palla più pericolosa all’Inter)

Demme 6 - Eriksen, giocando tra le linee, gli mette fastidio, gli sta addosso e lo costringe a girare al largo. Il tempo di riadattarsi, e di approfittare che la morsa dell’ex Tottenham si attenui, che il ritmo torna quello a cui ci aveva abituati.

Zielinski 5,5 - In attesa del rinnovo contrattuale, in mezzo al campo ha molte difficoltà nel trovare il giusto spazio. Migliora quando l’Inter gli permette di giostrare meglio nella sua zona, arrivando anche al tiro che sfiora il palo alla sinistra di Handanovic. Lascia ben sperare sapere che il vero Zielinski è altro. (Dal’85’ Allan SV)

Politano 6,5 - Motivato dall’affrontare la sua ex squadra, inizialmente è tra i più pimpanti - fa ammonire subito Young e lo porta a spasso. Intelligente nell’andare a sfruttare l’incertezza di Handanovic, peccato non venga concretizzata. Young al 34’ lo stende e non viene ammonito - e quindi espulso. Una personale rivincita se l’è presa. (Dal 65’ Callejon 6 - Aiuta a mantenere costanti dei ritmi che vanno calando, propone profondità)

Mertens 6,5 - Contro la squadra che l’avrebbe voluto strappare a parametro zero, per i primi quindici minuti non si nota e deve arretrare il suo raggio d’azione. Poco reattivo sulla furbata di Politano, ma non era semplice, sfortunato al 26’ quando trova lo spazio ed il suo tiro viene deviato. Poi ha la palla giusta, la prima reale e concreta, e si guadagna un posto eterno nella storia del Napoli (2418 giorni dopo il primo gol). (Dal 74’ Milik SV - Centimetri buoni per far salire la squadra e difendere sulle palle alte)

Insigne 7 - Durante lo stop ha cambiato l’agente, ma non la sua tecnica: inizialmente soffre la fisicità degli avversari, poi trova Mertens dopo 25’ nella prima azione buona. Per arrivare al tiro deve accentrarsi tantissimo, ma ai giocatori di livello basta un’azione per lasciare il segno: lui fa registrare l’assist per il pari. Sfiora il palo in avvio di ripresa ma è una prestazione di grande concretezza. (Dall’85’ Younes SV - L’ultima volta l’avevamo visto in campo a dicembre, Gattuso preferisce lui a Lozano e tanto basta)

Gattuso 6,5 - Si riparte subito dalla situazione di parità, con il corner di Eriksen ed una decina di minuti abulici da parte di un Napoli che fatica a trovare le giuste misure. Non gli si può chiedere di essere già al 100% perchè nessuno lo è, ma è solo dopo il 20’ che la squadra inizia a ritrovare il filo del discorso (meno del 40% di possesso palla). Sulle fasce difensive soffre, in mezzo al campo il pressing e l’intensità nerazzurra rendono innocui le mezze ali e aprono spazi pericolosi. Serviva un episodio per rimetterla in sesto, il gol di Mertens arriva al momento giusto dopo un primo tempo inferiore all’avversario. Nella ripresa la squadra si scioglie maggiormente e approfitta del calo nerazzurro, con il calo fisiologico del ritmo partita si affida a Fabian e Callejon per una migliore gestione, e a Milik per aumentare i centimetri. Sceglie una marea di piccoletti per sfruttare una maggior facilità a recuperare la condizione nella prima partita ai tempi del Coronavirus, la scelta paga col passare dei minuti, quando l’Inter cala. Si guadagna la possibilità di giocarsi un trofeo con la decima finale di Coppa Italia che il Napoli disputerà.

Notizie Calcio Napoli