Pagelle Napoli-Inter: oh no, un altro record per Spalletti

21.05.2023
19:57
Claudio Russo

Voti e pagelle Napoli Inter di Serie A con la spiegazione dettagliata di quanto accaduto al Maradona

Termina Il match per la 36a giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato l'Inter. Le pagelle Napoli Inter su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Napoli Inter.

Pagelle Napoli Inter, i voti

di Claudio Russo (@claudioruss)

Meret 6 - Mai coinvolto nel primo tempo, mai coinvolto nel secondo. Beffato nel finale da Lukaku.

Di Lorenzo 7,5 - Toccato duro da Gagliardini, con tanto di ammonizione, strappa applausi al 26’ quando recupera palla a Correa nel giro di venti metri. Si oppone di schiena a Lukaku ed impegna ancora Onana di testa. Poi si inventa un gol strepitoso, centesimo gol stagionale ed abbraccio a Spalletti che vuol dire tanto.

Rrahmani 6,5 - Correa gira al largo, lo si nota a fine primo tempo quando va a sovrapporsi per vie centrali ed è cercato da Elmas.

Kim Min-Jae 7 - È la penultima davanti ai suoi tifosi? Lukaku fisicamente lo impegna, libera l’area di testa al 14’. Talmente auto-sufficiente da chiedere il cambio da solo. Che bello vederlo all’opera. (Dal 74’ Juan Jesus 5,5 - Rimane piantato sul pareggio di Lukaku)

Mathias Olivera 6 - Spinge un po’ meno, va al cross al 37’ ma in area di rigore c’è solo Osimhen. Mantiene la posizione correttamente, soprattutto con l’ingresso di Dumfries.

Anguissa 7,5 - Sorprende quasi tutti sulla punizione, la girata di sinistro sorprende davvero tutti ma peccato sia un pizzico più larga. Causa la seconda ammonizione e conseguente rosso di Gagliardini. Cresce col passare dei minuti, prima con un doppio passo, poi con uno stop e tiro che in pochi si aspettavano da lui, infine serve a Di Lorenzo il pallone del 2-1.

Lobotka 6,5 - Costretto ad arretrare la zona in cui riceve il pallone, pochi passaggi e gli vengono in aiuto. Encomiabile e senza paura al 35’ quando va a contrastare efficacemente Lukaku, che fisicamente potrebbe inglobarlo come una matriarca. Poi l’Inter resta in dieci e lui aumenta l’influenza sul match.

Zielinski 7 - Bell’idea il suggerimento rasoterra per Anguissa in avvio, si muove molto prima invertendosi con Anguissa, poi piazzandosi qualche metro dietro Osimhen, e successivamente tornano in linea. Una fiammata da fuori area, poi l’assist per Anguissa così semplice, eppure così difficile da calibrare col tocco e con la potenza giusta. Perfetto nel servire Raspadori davanti ad Onana, sul 2-0 annullato forse prende più palla che D’Ambrosio. (Dall’83’ Gaetano 6,5 - Mette anche lui la firma sulla stagione, e gli è tutto meritato: è la carica dei 101 gol del Napoli)

Elmas 6 - Libertà di movimento nei primi venti minuti, dalla fascia destra allo spigolo sinistro dell’area di rigore. Si sacrifica stoppando Brozovic in ripartenza e prendendosi il giallo. Più quantità che qualità. (Dal 69’ Raspadori 6,5 - Fa tutto bene nella giocata a due con Zielinski, tranne il controllo finale. Però pimpante nella sua ventina di minuti complessiva)

Osimhen 6 - Mai segnato contro l’Inter, De Vrij non lo tratta con i guanti: un colpo di testa con i tempi giusti, ma centrale. Ci riprova ad inizio ripresa. Non voleva uscire dal campo, e lo fa notare. (Dal 69’ Simeone 6 - Tanta voglia e volontà, si divora il 3-1 e si rifà con la generosità nel dare il pallone del 3-1 a Gaetano)

Kvaratskhelia 7 - Un primo dribbling su Bellanova dopo un paio di minuti, poi un rientro difensivo che strappa applausi. Cerca spesso Osimhen, al 54’ serpentina che regala sussulti, dieci minuti più tardi un paio di destri per impegnare Onana. (Dall’83’ Politano SV - Impegna Onana nel finale)

Spalletti 7,5 - L’undici titolare era prevedibile, l’aveva già fatto capire. Pressing alto per trovare la vittoria contro l’avversario numero 19, si nota una maggiore fluidità ed errori in meno rispetto a Monza - ma in trentacinque minuti Onana è chiamato in causa solo una volta, e pochi azzurri attaccano l’area. Col passare dei minuti però la supremazia territoriale aumenta, al di là dell’uomo in più: nel secondo tempo l’Inter non arriva mai in porta fino al pareggio, i suoi ce la fanno con un’azione pregevole e tecnica. Diciannove avversari in campionato, tutti e diciannove sconfitti: è la prima volta nella storia in Serie A.

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