Pagelle Napoli-Juventus: Osimhen e Kvaratskhelia non giocano, bullizzano

13.01.2023
22:40
Claudio Russo

Voti Napoli Juve Serie A. Termina la partita del campionato italiano, le pagelle Napoli Juventus 2023

Pagelle Napoli Juventus. Termina Il match per la 18a giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato la Juventus. Le pagelle Napoli Juventus su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Napoli Juve.

di Claudio Russo (@claudioruss)

Pagelle Napoli Juve, i voti

Meret 7 - Tira un sospiro di sollievo alla traversa di Di Maria, il colpo di testa di Milik gli finisce tra le mani. Il sinistro del Fideo è ben preciso, la reazione sul tocco di Rrahmani vale quanto un gol.

Di Lorenzo 7,5 - Serve a Politano il pallone che diventerà 1-0, anche un tunnel verso la fine del primo tempo. Devia in corner un angolo di Di Maria diretto verso la porta, si immola. Dà ad Elmas il pallone del 5-1, e non molla nemmeno in difesa.

Rrahmani 7 - Gestisce il gioco quando Lobotka è occupato, sbaglia clamorosamente il pallone in orizzontale e serve Di Maria. Sfiora l’autogol con un tocco balordo, fa dimenticare tutto con un destro coordinato come se fosse un attaccante.

Kim 6,5 - Lancio preciso per Osimhen in avvio di partita, Milik gli va alle spalle colpendo di testa. Impacciato nel non riuscire il pallone del 3-1, poi torna guerriero nella ripresa.

Mario Rui 7 - Preferito ad Olivera per avere un piede più preciso sui cross, va a riprendersi dai piedi di Bremer il pallone che diventerà 4-1, con la cazzimma che ci vuole (Dal 70’ Olivera SV)

Anguissa 6,5 - Lo scorso anno dominò appena arrivato, stavolta ha più esperienza ma qualche pallone gli sfugge via in mezzo al campo. Fa valere il fisico comunque.

Lobotka 7,5 - Spalletti se l’aspettava più rapido per evitare Milik e Di Maria, e lui si muove con intelligenza andando a liberare lo spazio in cui i compagni creano l’azione del gol. È uno degli sfortunati protagonisti dei rimpalli che favoriranno Di Maria, ma è l’unica sbavatura in un gran match.

Zielinski 6,5 - Elegante quando tocca la palla, non disdegna rientrare a poca distanza dai difensori quando serve buttarla via. Tenta anche il tiro, ma i protagonisti sono altri. (Dal 79’ Ndombele SV)

Politano 7 - Anticipato da Bremer lanciato a rete, mette in area il pallone che porterà al vantaggio e di prima intenzione calcia quello che diventerà raddoppio: è al massimo dell’efficienza. Però fisicamente non ce la fa dopo un contrasto al polpaccio, peccato. (Dal 46’ Elmas 7 - Perde l’attimo giusto al 62’ lanciato nello spazio. Recupero palla al al 63’ e trenta metri di corsa, poi mette la firma sulla manita)

Osimhen 8,5 - Bravo ad aggirare Bremer sul lancio, poi si avventa come un falco sul pallone del vantaggio. Sempre pericoloso per gli avversari, a campo aperto fa quello che vuole anche su Alex Sandro. Si divora il poker di piede, lo raggiunge con la testa facendo impazzire tutti. (Dal 79’ Raspadori SV)

Kvaratskhelia 8,5 - Lo attendevano un po’ tutti, risponde presente nell’azione del gol: avvia l’azione, smista palla, rovesciata ribattuta sulla testa di Osimhen. Poi prende il mirino, la mette all’angolino: diventa il secondo georgiano a segnare alla Juventus in Serie A dopo Levan Mchedlidze. Poi torna a mostrare un bel po’ di qualità, dal corner del 3-1 all’assist liftato del 4-1. (Dall’89’ Lozano SV)

Spalletti 8,5 - Alla fine sceglie gli undici di cui si fida di più, inizio a testa alta approfittando di una Juve remissiva e che lascia lo spazio giusto in cui si gettano, cinici, i suoi per l’1-0. Poi i bianconeri approfittano di un piccolo calo mentale - dopo l’errore di Rrahmani - e trovano chance guadagnando spazio e metri. Due episodi singoli portano a due gol, ma è nell’atteggiamento generale che il Napoli sembra diverso da quello visto con Inter e Sampdoria. E infatti umilia Allegri con rabbia agonistica, voglia di strafare, di far esplodere un intero stadio e qualcosa in più. Un utente su Twitter commenta: il Napoli non gioca, bullizza. Ha ragione. Spalletti buffo, divertente ma sopratutto vincente.

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