Pagelle Napoli-Juventus: Insigne fa esplodere il San Paolo, Demme che grinta! Manolas un muro, Zielinski al posto giusto nel momento giusto

26.01.2020
22:41
Claudio Russo

Napoli Juve pagelle, vittoria per 2-1 per gli uomini di Gattuso. Grande prestazione degli azzurri che dominano per gran parte del match. Bianconeri totalmente fuori dal match nel primo tempo con zero tiri nello specchio

Napoli Juve pagelle, vittoria per 2-1 per gli uomini di Gattuso. Grande prestazione degli azzurri che dominano per gran parte del match. Bianconeri totalmente fuori dal match nel primo tempo con zero tiri nello specchio

Risultato Napoli Juve 2- 1 pagelle

Pagelle Napoli-Juve 2-1 26 gennaio 2020

Meret 6 - Torna in porta grazie all’influenza che appieda Ospina, non viene impegnato praticamente mai nella prima ora di gioco: sul destro di Higuain è pronto. Quando deve giocarla con i piedi, non disdegna di spazzarla lontano. Ronaldo lo anticipa sull’uscita in ritardo, la girata finale di Higuain è centrale.

Hysaj 6 - Rischia tanto quando non spazza la palla al 18’, ma se la cava. Ha meno chance di arare il campo rispetto a Mario Rui, sarebbe stato difficile per tutti mantenere Ronaldo in ripartenza al 61’. Si esalta con un tunnel su Matuidi.

Manolas 7 - Dopo Immobile, gli tocca Ronaldo che nel primo tempo ha ben poche occasioni per metterlo in difficoltà. Ottima chiusura su Matuidi nella ripresa, dalle sue parti passano in pochi.

Di Lorenzo 6 - Il sacrificio è la sua attudine che conosciamo meglio, perciò lo rivediamo da centrale a battagliare con Higuain in prevalenza. Bravo a salire con i tempi giusti al 53’, mettendo il Pipita in fuorigioco in un’azione che poi termina in gol. Unico grave errore: farsi scappare un letale Ronaldo alle spalle sul 2-1.

Mario Rui 6 - Dybala e Cuadrado dal suo lato lo tengono basso inizialmente, poi si spinge fino alla conclusione da lontano. Ad inizio ripresa si fa trenta metri di corsa lasciando tutti di sasso (eufemismo), si ripete all’82’ con un retropassaggio in orizzontale nell’area piccola.

Fabian 5,5 - Riportato al ruolo naturale di mezz’ala, perde tanti palloni quando deve smistarla ai compagni. Un po’ lento, senza particolari spunti: arruffato senza dubbio, si ritroverà.

Demme 7 - Pur di portare ordine in mezzo al campo, la troppa grinta lo porta all’ammonizione. Tocca tanti palloni, sa dove farsi trovare e si fa apprezzare anche quando si guadagna falli preziosi. (Dal 69’ Lobotka 6 - Vogliamo chiamarlo secondo debutto dopo i pochi minuti con la Lazio? Sicuramente maggiore dinamismo in fase attiva)

Zielinski 6,5 - Sarri gli ha dato tanto, Gattuso l’ha riportato a fare la mezz’ala come Fabian. A differenza dello spagnolo, nel primo tempo si vede poco in fase di possesso (13 passaggi completati). Disturbato al tiro al 54’, in fase di non possesso va a pressare al fianco di Milik. Però si fa trovare pronto sulla ribattuta di Szczesny per metterla in rete. (Dall’81’ Elmas 6 - Da il via all’azione che porta al raddoppio, vi sembra poco?)

Callejon 6,5 - Hysaj lo lancia nel modo giusto al 15’, peccato il suo cross sia impreciso. Insigne lo pesca al posto giusto, colpo di testa poco potente. Poi dà una mano in fase difensiva a Fabian, offensivamente serve ad Insigne l’assist del raddoppio.

Milik 5,5 - Bonucci e De Ligt sono due clienti tostissimi, il primo gli lascia spazio solo dopo pochi minuti. Quando è preso in verticale, tende ad allargarsi senza dare continuità all’azione, come se gli mancasse cattiveria. Nella ripresa Callejon ed Insigne rinculano dietro e lui resta solo. (Dal 90’ Llorente SV)

Insigne 7,5 - Cerca Callejon con il classico lancio a tagliare, in una delle poche azioni offensive del primo tempo: il polpaccio acciaccato lo condiziona e non gli permette di essere incisivo come vorrebbe, ad esempio nel puntare l’avversario uno-contro-uno. Nella ripresa però ha il guizzo giusto, col destro che Szczesny ribatte sul piede di Zielinski. Fa sobbalzare il San Paolo con la mezza girata al volo al 75’, lo fa esplodere dieci minuti più tardi con una girata da sogno.

Gattuso 7 - Voleva evitare il pressing altissimo per evitare di dare spazi alla qualità bianconera, si ritrova di fronte un tridente pesantissimo ma la squadra mette in campo tanta determinazione dal primo minuto. Nei primi venti minuti sembra quasi mettere il bus davanti alla porta (zero tiri in porta per i bianconeri nel primo tempo), ma in realtà offensivamente ha delle idee che riesce a sviluppare in verticale anche grazie agli spazi che trova. A parlare tanto di veleno in conferenza stampa, se lo ritrova in campo: è quello che porta Zielinski a crederci - grazie anche alla dormita di Cuadrado -, sul tiro di Insigne che vale il vantaggio. Sarri prova ad aumentare la pericolosità offensiva, ma è la caparbietà e la forza di volontà a spingere gli azzurri fino al raddoppio. Come definirlo? Napoli poco appariscente? Quantità più che qualità? Scegliete voi. Peccato essersi rilassati sul 2-1, unica vera pecca del match. Noi abbiamo visto quella giusta dose di veleno, quella che avrebbe apprezzato anche una leggenda come Kobe Bryant: che la terra sia lieve a lui e alla figlia.

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