Pagelle Napoli-Palermo: in quanto a ossessione, al 26 settembre il Napoli è emanazione diretta di Antonio Conte

26.09.2024
22:56
Redazione

Termina il match dei sedicesimi di finale di Coppa Italia con il Napoli che ha affrontato il Palermo. Le pagelle Napoli-Palermo su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro.

Voti Napoli Palermo. Pagelle Napoli-Palermo, voti della partita

di Claudio Russo (@claudioruss)

Caprile 6 - Avrebbe giocato a prescindere dall’infortunio di Meret, il contrasto con Le Douaron scatena dei dubbi. Brunori lo supera colpendo il palo.

Mazzocchi 6 - Sul suo lato c’è un terzino come Lund, lui ha la possibilità di correre in avanti anche se il gioco inizialmente si sviluppa a sinistra. Brunori colpisce il palo dopo avergli concesso un metro in più. Un’accelerazione ad inizio ripresa, perde più di un uno contro uno - nel finale Gomes lo lascia sul posto.

Rafa Marin 5,5 - Debutto assoluto, gli occhi sono tutti per lui: non perfetto al 20’ sul cross poi impattato da Le Douaron. Non reagisce subito sul tiro di Brunori, anticipato da Juan Jesus sul 3-0. Un errore semplice al 55’ passando la palla in verticale, così come al 66’ con un disimpegno fatiscente. Chiude col giallo una serata agrodolce.

Juan Jesus 6 - Le Douaron gli crea qualche piccolo grattacapo a metà primo tempo, anche quando scappa in avanti davanti a Caprile. Si fa trovare pronto sul corner del 3-0 ritrovando il sorriso. Brunori non gli fa comunque passare una serata in assoluta tranquillità.

Spinazzola 6 - Affronta di nuovo Le Douaron dopo Napoli-Brest, bella accelerazione in avvio per arrivare in area. Poi sostiene la manovra, sbaglia poco senza troppi frizzi e lazzi.

Gilmour 6,5 - C’è molta curiosità per l’ex Brighton, rispetto a Lobotka è più di gamba ma gestisce anche in corsa sbagliato solo due passaggi su 40 nel primo tempo. Rischia la testa sul rosso a Vasic, con l’ingresso di Anguissa arretra il raggio d’azione. Arriva al tiro nel finale, sublime il suggerimento per Kvara al 90’.

Lobotka 6,5 - Unico insostituibile, almeno in questo frangente. Segue Lund al 18’ quando si invola verso l’area. Quando Gilmour ha la palla, sembra quasi un flipper nel toccarla subito di rimando. Resta molto più indietro del compagno di reparto. (Dal 57’ Anguissa 6 - Letteralmente incute timore agli avversari che, con lui nelle vicinanze, sbagliano i tocchi. Mezz’oretta a ritmi onesti)

David Neres 7,5 - Libertà di andare in diagonale a tagliare il campo al 5’, si accentra per fornire appoggi, bello il recupero difensivo al 19’ e da applausi il dribbling in fuorigioco al 25’. Altro assist, il quarto in 96 minuti, stavolta da calcio d’angolo. Una bomba di sinistro, poi finalmente trova il primo gol in azzurro. (Dal 76’ Kvaratskhelia SV - Pietosamente non preme sull’acceleratore)

Raspadori 6,5 - Si allarga nell’occasione dei gol, favorendo l’inserimento di Ngonge in entrambe le occasioni: movimenti intelligenti, nella ripresa un bel guizzo ma tocca la palla con la mano. (Dal 76’ McTominay 7 - Entra, primo pallone toccato, gol. Poi una traversa. La prossima volta spiegherà anche le regole del backgammon)

Ngonge 7,5 - Un ruolo non suo, la fascia mancina. Ma è abituato a segnare, quello sì: sorprende Sirigu con dei sinistri potenti che sembrano uppercut di pugilato. Si muove di rincorsa facendo l’inverso di ciò che fa Raspadori.  (Dal 57’ Zerbin 6 - Non coinvolto al 100%, ma c’è e questo fa piacere. Non si intende con Lukaku all’82’)

Simeone 6 - Ad un metro dalla porta impatta orrendamente un pallone molto buono, sassata al 23’ respinta da Sirigu. Anche ad inizio secondo tempo, uno spunto per darsi un tono ed un paio di movimenti per dare spazio a Raspadori. Si riabilita rubando la palla del 4-0. (Dal 76’ Lukaku 6,5 - Entra, primo pallone, assist per il 5-0. Fin troppo altruista con Zerbin all’82’)

Conte 7 - Rivoluziona la squadra per trovare certezze anche in chi parte dalla panchina, sbloccarla dopo nemmeno dieci minuti aiuta sicuramente ad affrontarla con un diverso stato mentale. Un dato su tutti: nei primi dieci minuti il Palermo non ha mai la palla, completa solo undici passaggi. Il 2-0 immediato porta tutto in discesa: da apprezzare sicuramente i movimenti offensivi in tandem tra Raspadori e Ngonge. Dal 18’ in poi cala un pizzico l’intensità ed il Palermo vive una decina di minuti di spunto, ma ciò che resta negli occhi è la facilità di movimenti in fase offensiva, con tagli precisi ed effettuati al momento giusto, con sei tiri al 45’ di cui cinque in area di rigore e quattro nello specchio. Il rosso nella ripresa mette la parola fine con grosso anticipo, da apprezzare sicuramente il fatto che la squadra non cali come approccio, continuando a pressare trovando il 4-0. Anzi, di più: entrano i titolari? Al primo pallone c’è la manita. In quanto a ossessione, al 26 settembre il Napoli è emanazione diretta di Antonio Conte.

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