Pagelle Napoli-Spartak Mosca: Mario Rui rovina tutto, Malcuit non dà certezze! Di Lorenzo ci prova, Osimhen si sbatte

30.09.2021
20:53
Claudio Russo

Le pagelle Napoli Spartak Mosca: i voti della partita d'Europa League della seconda giornata

Pagelle Napoli Spartak Mosca. Termina il match al Maradona per la 2a giornata l'Europa League con il Napoli che ha affrontato lo Spartak Mosca. Le pagelle Napoli-Spartak Mosca su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Napoli Spartak Mosca.

pagelle napoli spartak mosca
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Pagelle Napoli-Spartak Mosca, i voti

Meret 5,5 - Bello rivederlo in campo dopo l’infortunio, la prima vera parata arriva al minuto 53…del primo tempo. Forse è un po’ coperto sul gol di Promes, ma la deviazione rende la palla imparabile. Ignatov lo silura e non è irreprensibile. Sull’1-3 è ostaggio della coppia Sobolev-Promes.

Di Lorenzo 6,5 - Sulla sua fascia ci sarebbe uno di nome Ayrton, ma è lui quello che corre e quasi sfiora l’assist per Petagna. Presenza costante nella metà campo russa, viene dirottato a sinistra e si fa coinvolgere in un accenno di rissa. Promes lo fa sudare, provvidenziale l’anticipo su Sobolev al 64’. Avvia e rifinisce l’azione del 2-3.

Manolas 5,5 - Ritrova una maglia da titolare dopo un periodo un po’ così, anticipa anche Meret al 17’ su calcio di punizione. Uguale al 22’, come se venisse a mancare la comunicazione tra i due. Interviene su Promes al 38’, è un po’ dappertutto ma non è simbolo di presenza e qualità. Peccato sia in offside quando segna, e con Maksimenko a dieci centimetri al 77’. Quando contrasta Ayrton nel finale, è un armadio.

Koulibaly 5,5 - In pantofole la chiusura su Bakaev in avvio, anche se poi lo Spartak migliora ed il suo rendimento cala un po’: al 46’ tenta una giocata e invece rilancia i russi. La prestazione non è eccelsa, molla nel finale regalando il pallone dell’1-3.

Mario Rui 4,5 - Moses è uno dei più conosciuti dello Spartak, lo marca fino alla linea di fondo e poi rovina tutto per una entrata in ritardo che poteva francamente evitarsi.

Elmas 5,5 - Tempo 11 secondi e segna il terzo gol più veloce dell’Europa League, come se volesse emulare Marcell Jacobs in quanto a rapidità. Svaria nella sua zona, allargandosi quasi sulla linea laterale - facendo il terzino dopo il rosso a Mario Rui, poi l’esterno sinistro del 4-4-1 ed infine la mezz’ala offensiva del 3-5-1. Tenta di dare un contributo nella ripresa, ma non ha enormi spazi. Non è reattivo nel seguire Ignatov sull’1-2. (Dall’82’ Ounas SV)

Fabian 5,5 - Senza Anguissa a fare la maggior parte del lavoro sporco, è un po’ più scoperto ma non soffre, interviene anche sulle linee di passaggio avversarie ed in fase di contrasto. Nella ripresa non ci sono particolari idee, Sobolev lo brucia nell’azione dell’1-3.

Zielinski 5,5 - Mezz’ala con libertà di avanzare, aiuta Fabian nel portare palla e si divora il 2-0 davanti alla porta di Maksimenko. Toccato duro da Litvinov, nella coppia a due con Fabian è quello che alza la testa e corre palla al piede. (Dal 46’ Anguissa 5,5 - Serve a dare equilibrio ad un Napoli monco, vede maglie rosse dappertutto e l’impatto è rivedibile)

Politano 6 - Costringe Maksimenko all’uscita goffa dopo dieci secondi, e mette paura alla retroguardia dello Spartak con i suoi movimenti. Un suo tentativo di tiro viene ribattuto dai difensori, protagonista a sua insaputa di un rigore prima dato e poi tolto. Non mantiene Moses nell’affondo che porta al pari, Malcuit non lo aiuta. (Dal 74’ Lozano 5,5 - Si affianca ad Osimhen, ma si fa notare perchè non segue Ayrton nell’azione che porta all’1-2. Ed entra nell’azione del 2-3)

Petagna 6 - In un mese dal quasi addio alla titolarità in Europa League, peccato che in due chance tiri fuori col destro e si faccia anticipare da buona posizione. Se marcato, cerca di assistere i compagni anche avvicinandosi alla porta. Col Napoli in dieci, deve sobbarcarsi lavoro extra fino all’intervallo. (Dal 46’ Osimhen 6 - Dev’essere innescato con lanci in profondità, è solissimo e nonostante il momento positivo non è che possa fare pentole e coperchi. Caufriez lo alza da terra senza troppi complimenti, almeno riesce a farlo espellere. Resta dentro il match fino a trovare il gol.)

Insigne 6 - L’agente incontra De Laurentiis? Non ne è condizionato, l’aveva detto: dal suo destro parte il cross che porta al vantaggio. Dopo l’espulsione di Mario Rui arretra sulla linea dei centrocampisti, e poi viene sacrificato da Spalletti prima dell’intervallo. (Dal 41’ Malcuit 5 - Si stacca da Promes nell’azione del rigore poi annullato, non aiuta Politano a tenere Moses nell’azione del pari e non lo pressa: non regala sensazioni di sicurezza, e sbaglia il controllo al 64’ quando si lancia in avanti)

Spalletti 5,5 - Ne cambia quattro? Non fa niente, anche se stavolta la partita sembra mettersi in discesa dopo nemmeno mezzo minuto. Lo Spartak è imbambolato, soffre i cambi di gioco ed il suo livello medio è oggettivamente più basso: mancherebbe il gol del raddoppio, nonostante le chance ci siano, a ravvivare il match ci pensa Mario Rui col suo rosso. Viene cercata la profondità anche con Petagna, che ha doti diverse da Osimhen, ma lo Spartak è galvanizzato dalla superiorità numerica ed alza le linee arrivando anche davanti a Meret, sfruttando anche una certa sfasatura degli azzurri. Riorganizza con Osimhen ed Anguissa il 4-4-1, ma un mal posizionamento difensivo permette il pari: lo Spartak ne guadagna in fiducia e metri, sfruttando la superiorità numerica e buttandola in caciara. Tenta il cambio di modulo con un 3-5-1, poi ripassa al 4-3-2 perchè Osimhen è avulso dal gioco: tuttavia è un buco difensivo a permettere l’1-2. I cambi non riescono ad avere il solito impatto, l’1-3 è fin troppo cattivo e sicuramente non gli sarà piaciuta la poca concentrazione difensiva. Ci vogliono equilibrio e prudenza, adesso. Ma nel finale il Napoli sbanda preda della stanchezza e dell’impreparazione, come se fossero mancate delle certezze. Il 2-3 allevia la delusione, non la cancella.

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