Pagelle Atalanta-Napoli: quelle vittorie che poi a fine stagione uno le riguarda e pensa 'se è andata così, è anche grazie a quella partita'

18.01.2025
22:37
Claudio Russo

Termina il match della ventunesima giornata di campionato con il Napoli che ha affrontato il Atalanta. Le pagelle Atalanta-Napoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro.

Voti Atalanta Napoli. Pagelle Atalanta-Napoli, voti della partita

di Claudio Russo (@claudioruss)

Meret 7 - La sassata di Retegui è sul suo palo ma è molto potente ed immediata, quella di Lookman è precisissima. Devia il sinistro di Samardzic, salva il 3-2 di De Ketelaere nel momento più difficoltoso del Napoli.

Di Lorenzo 6 - Rischia in avvio gestendo palla centralmente, lasciando uno spazio libero che l’Atalanta non sfrutta dopo il recupero palla. Sfortunato nel perdere il rimpallo con Retegui, ma sono due episodi: non perde un duello fino alla scivolata su Lookman, coraggiosa ma sfortunata.

Rrahmani 6 - Un po’ molle, ma c’è un rimpallo, sul gol. Non sbaglia nulla, spizzata importante ad inizio ripresa per evitare problemi. De Ketelaere gli svetta in testa, ma senza patemi.

Juan Jesus 6,5 - Si presenta forte di oltre 300 minuti di imbattibilità, Retegui segna non appena si sposta lontano dalla sua zona, o comunque tira alto.

Olivera 6 - Ritorna sulla sua fascia, con facoltà di accentrarsi. Un tiro al 29’ ambizioso e velleitario, l’Atalanta spinge molto con Bellanova dalle sue parti e non sempre è attentissimo. Nel secondo tempo resta molto più bloccato e non rischia troppo.

Anguissa 7,5 - La sfida con Ederson aveva delle aspettative altissime, lui sembra deluderle sul gol del vantaggio perchè non reagisce come dovrebbe sul brasiliano: era solo una finta, perchè aumenta i giri, è cattivo nel riconquistare la palla proprio a Ederson, e che vale l’1-2. Conte gli chiede di aiutare Lobotka, lui esagera e va addirittura a crossare il secondo assist della serata per Lukaku. Capito: Anguissa che crossa di sinistro. Duello con Ederson vinto e di molto.

Lobotka 6 - Samardzic va a pressarlo molto alto, come sempre fondamentale nel rompere le linee di passaggio avversarie e nel trovarsi lì dove passa il pallone. Qualche possesso poteva gestirlo meglio, Conte non gradisce e fa notare.

McTominay 7,5 - Si alterna con Anguissa per alzarsi e pressare, argina Lookman al 14’ poi cresce col passare dei minuti fino a farsi trovare pronto, anche lui solo soletto, per il piattone dell’1-2. Impatto difensivo da non sottovalutare, nessun compagno vince più duelli di lui: 10.

Politano 7 - Chiamato ad uno sforzo chilometrico importante, è suo il primo squillo offensivo ed anche un gol che definire sediate è poco, bisognerebbe andare all’Ikea per trovare il modello giusto. Lavoro eccezionale difensivamente. (Dall’84’ Mazzocchi SV)

Lukaku 7 - Nelle ultime due un gol e due assist, all’andata Hien lo annullò e stavolta deve fare gli straordinari per rendersi presente: inizialmente fatica come tutti, ma è sempre importante nel fornire un appoggio, un riferimento. Hien non gli mette la museruola, lui non sempre è efficiente ma la zampata del bomber non è qualcosa che si dimentica. (Dall’84’ Simeone SV)

Neres 6,5 - Si mantiene a distanza di sicurezza da Bellanova, riparte togliendo palla a Djimsiti, serve a Politano l’1-1 e con un tacco magico avvia l’1-2. Al 60’ nasconde la palla per poi ripartire con un paio di controlli da mal di testa, ma è uno degli ultimi fuochi perchè poi esiste anche la stanchezza. (Dal 73’ Spinazzola 6 - Anguissa si propone, lui gli dà la palla del 2-3)

Conte 8 - Kvara è un ricordo, la realtà parla di 12 minuti iniziali senza sprazzi offensivi ma tanto studio nel prendere le misure a Gasperini. Però diversi palloni in orizzontale sono rischiosi, l’aggressività latita sul gol del vantaggio. L’Atalanta uno contro uno concede pochi spazi, si fatica a risalire il campo poi c’è il clic dopo 25 minuti, la disattenzione dell’Atalanta che premia il taglio di Politano per l’1-1. Piace vedere una squadra che va verticalmente per evitare che Lobotka sia aggredito, che alza la pressione a dismisura, che riconquista altissimo il pallone del raddoppio. Il secondo tempo si apre male, l’intensità dell’Atalanta torna di molto superiore: al di là del gol del 2-2, per circa venti minuti si fatica di nuovo a uscire causa asfissiante avversario, per altri dieci è più complicato risalire il campo. Il tempo di mettere di nuovo gli ingranaggi al proprio posto, di farli sfogare, di trovare lo spazio giusto che il calcio premia sempre chi non molla pure quando sembra che le cose vadano nel verso sbagliato. In NBA varrebbe una multa fare con le mani il gesto degli huevos, gli attributi: Conte la pagherebbe volentieri, ma gli servirebbero pure più mani delle due sue. Sono quelle vittorie che poi a fine stagione uno le riguarda e pensa: se è andata così, è anche grazie a quella partita.

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