Pagelle Fiorentina-Napoli: Fabian cammellone di qualità! Osimhen accelera, Rrahmani e Koulibaly svettano! Insigne deluso

03.10.2021
20:05
Claudio Russo

Voti Fiorentina Napoli Serie A. Pagelle Fiorentina Napoli della settima giornata. I voti ufficiali su CalcioNapoli24

Pagelle Fiorentina Napoli. Termina il match allo stadio Franchi per la settima giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato la Fiorentina. Le pagelle FiorentinaNapoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Fiorentina Napoli.

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Pagelle Fiorentina Napoli, i voti

Ospina 6,5 - Risponde bene al destro di Pulgar, fulminato dalla girata di Martinez Quarta. Ben posizionato sul destro di Sottil, al 70’ niente rischi ma pallone preso con le mani fino al limite dell’area.

Di Lorenzo 5,5 - Si presenta al Franchi come il giocatore di Serie A col maggior numero di palloni giocati, 575: ne gioca quattro nei primi 20 minuti, poi Nico Gonzalez lo tiene sulle spine e fa ciò che vuole, con tanto di tunnel. Un po’ intimorito, ma non su Vlahovic nel finale.

Rrahmani 7 - Prova a svettare sui corner, ci riesce sugli sviluppi di un calcio piazzato col secondo gol in campionato. Sempre attento.

Koulibaly 7 - In avvio di ripresa è nel posto giusto quando Nico Gonzalez si accentra, Vlahovic non vive una serata fortunata. Sottil al 72’ gli si schianta addosso, così come il serbo ed anche un sinistro di Maleh nel finale.

Mario Rui 6 - Deve riscattare la sua immagine dopo il rosso con lo Spartak, buon anticipo di testa al 12’. Odriozola spinge assai, usa le mani su Sottil e si fa ammonire. Prestazione, va detto, onesta.

Fabian 6,5 - Pulgar gli va a rompere subito le scatole, portandolo a cercare il lancio lungo verso Insigne in avvio. Vlahovic lo tocca quel tanto che basta per liberarsi sul corner del vantaggio. Ottima e precisa però la verticale d’istinto per Osimhen, esce fuori alla distanza sfoderando tocchi di qualità abbinati a movimenti giusti negli spazi. Lo definivano cammellone, l'importante è che sia di qualità. (Dall’84’ Mertens SV)

Anguissa 5,5 - Sbuca sugli sviluppi di un corner, la testata è poco precisa quanto un suggerimento per Osimhen. Fatica un po’ a trovare le giuste misure per adattarsi al match, incaponendosi nella corsa e facendosi anche ammonire. Anche in fase di passaggio viene un po’ meno.

Lozano 6,5 - Mai coinvolto offensivamente, ripiego difensivo efficace al 28’ nella prima occasione in cui lo si nota. Suo il primo tiro in porta, dopo 34 minuti, ed anche il gol del pareggio. Nel destro del pareggio e successivo urlo sembravano esserci rivalsa e frustrazione. (Dal 57’ Politano 6,5 - Anticipato davanti a Dragowski dopo una bella giocata con Elmas, la capacità di rientrare sul sinistro lo rende pericoloso ad un quarto d’ora dalla fine. Sempre impante)

Zielinski 6 - Deve fare attenzione a Bonaventura che si stacca nella sua zona, ma è poco incisivo e si dimentica Martinez Quarta sull’1-0. Attore non protagonista della punizione dell’1-2, sembrava disinteressato. Al 57’ nel ping-pong in area di rigore è lui a tirarla fuori dai problemi. (Dal 57’ Elmas 5,5 - Nello stretto scambia e mette Politano davanti al portiere, si divora al 62’ l’1-3 dopo aver fluttuato su tutta la trequarti. A sinistra impatto minore)

Insigne 6 - La Fiorentina è la vittima preferita in Serie A del capitano (nove reti e cinque assist in 18 sfide, con oggi), ma deve affidarsi a qualche accelerazione singola per mettersi in mostra. Si abbassa molto per aiutare Mario Rui e toccare palloni, Dragowski gli prende un rigore con la mano di richiamo, ma lui non lo tira perfettamente. Fornisce tuttavia supporto ai centrocampisti in fase di costruzione, al momento del cambio fa trasparire delusione: voleva dare di più. (Dal 70’ Demme 6 - Dentro per rinfoltire il centrocampo, come è giusto che sia e con tanto di ammonizione e falli tattici)

Osimhen 7 - È il primo a pressare i centrali della Fiorentina, viene utilizzato per gestire i lanci lunghi ma è davvero solo. All’ennesima accelerazione contro Martinez Quarta, si guadagna il rigore del pari. Impatta male una rovesciata da cinema, colpisce male un buon destro al 52’ e poco dopo è lui a salvare un pallone difensivamente. Impressionante la progressione al 62’, Elmas spreca. Volente o nolente, un grosso contributo lo dà. (Dall’84’ Petagna SV)

Spalletti 7 - Si riaffida all’undici forse più sicuro, sfidando Italiano con la stessa arma - il pressing molto alto -, ma nel primo quarto d’ora il possesso palla è un miraggio: la strategia è quella di stringere molto le linee difensive lasciando Osimhen solissimo. Il Napoli forse si schiaccia troppo dietro, rischia di liberare l’uomo per un tiro da fuori: la poca concentrazione sul corner dello svantaggio lo manderà ai matti. Però i suoi capiscono che lo spartito deve cambiare: dal 34’ in poi arrivano tiri, vengono guadagnati metri nonostante il pressing e la Fiorentina cala d’intensità. Il pareggio riporta l’inerzia dalla sua parte, il vantaggio è opera sua e del suo staff sui calci da fermo. Nella ripresa l’incisività dei suoi è maggiore, arrivano i gol e anche le chance per chiuderla: tira fuori Insigne per aumentare la copertura difensiva, sulla carta dal 4-2-3-1 si passa al 4-3-3 e ad un finale 4-4-2, ma i numeri contano poco. La squadra per un’ora di gioco si è compattata, ha ritrovato concentrazione e meccanismi. E nel finale ha rintuzzato ogni sfuriata viola. Solo un’altra volta nella sua carriera da allenatore era riuscito a rimanere imbattuto in tutto le sue prime sette gare stagionali di Serie A TIM: nel 2017/18 con l’Inter, ma non vincendole tutte e sette.

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