Maradona Day, Carnevale: "Guai chi mi toccava, Diego diventava una furia!" Bianchi: "Sono sconvolto, scusate ma non voglio parlare"

26.11.2020
14:20
Redazione

Carnevale ricorda Maradona

Maradona Day - Poche frasi pronunciate con la voce rotta dall’emozione. Diego Maradona non c’è più e chi lo ha vissuto nel Napoli fatica ad accettarlo. Qualche parola, poi le lacrime scorrono senza freni. El Diez è stato il migliore di tutti, il capitano dei due scudetti e dalla Coppa Uefa ma soprattutto un amico per chi ha condiviso con lui lo spogliatoio di Soccavo. Mai un rimprovero dopo un errore, ma solo incoraggiamenti e sorrisi.

Un autentico trascinatore e l'edizione odierna di Repubblica intervista i vecchi compagni, allenatori e amici:

«Guai chi toccava Andrea Carnevale, Diego diventava una furia » , così ha dichiarato a Repubblica l’ex attaccante azzurro, ora dirigente dell’Udinese, in occasione dei 60 anni del Pibe. Li aveva compiuti il 30 ottobre e il fiume e di passione fu ininterrotto. Adesso è diventato una cascata di tristezza.

Ottavio Bianchi, l’allenatore con cui Diego ha conquistato lo storico tricolore il 10 maggio 1987 e la Coppa Uefa nel 1989, ha un tono di voce basso e non riesce ad andare avanti: «Sono sconvolto. Il dolore è immenso. Adesso non c’è spazio per altro. Non sono in grado di esprimere concetti sensati. Ho bisogno di qualche giorno. Scusatemi davvero» , dice Bianchi che con Diego ha sempre avuto un feeling speciale. 

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