Maradona Day, la Tota Romano: "Se n'è andato troppo presto", Bruscolotti: "E' stato un esempio, Napoli perde un figlio"

26.11.2020
15:10
Redazione

Tota romano parla di MAradona

Maradona Day - Poche frasi pronunciate con la voce rotta dall’emozione. Diego Maradona non c’è più e chi lo ha vissuto nel Napoli fatica ad accettarlo. Qualche parola, poi le lacrime scorrono senza freni. El Diez è stato il migliore di tutti, il capitano dei due scudetti e dalla Coppa Uefa ma soprattutto un amico per chi ha condiviso con lui lo spogliatoio di Soccavo. Mai un rimprovero dopo un errore, ma solo incoraggiamenti e sorrisi. 

Un autentico trascinatore e l'edizione odierna di Repubblica intervista i vecchi compagni, allenatori e amici: 

Beppe Bruscolotti gli ha consegnato la fascia da capitano nel 1984 e Maradona lo ha ripagato con lo scudetto. Indimenticabile la pasta e patate preparata dalla moglie Mary che riuniva tutti a cena per fare gruppo. Maradona ne andava fiero. Bruscolotti piange: « Napoli perde un suo figlio — questo il commento — uno dei più importanti. È stato un esempio. Tante volte è stato criticato per la sua vita, ma nessuno può ergersi a giudice e criticare gli altri. Ha fatto male soltanto a se stesso, non agli altri. Non ho parlato con nessuno della famiglia, in questo momento serve soltanto grande rispetto. La sua amicizia mi ha onorato. Adesso gli va intitolato lo stadio. È stato il più grande di tutti. Non dovrebbe essere soltanto lutto nazionale, ma mondiale". «Se n’è andato troppo presto » , conclude Francesco Romano. Era la Tota (così lo chiamava Diego) del centrocampo dello scudetto. Quello che ha reso Maradona l’assoluto re di Napoli. Ora e per sempre.

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