La lite coi tifosi, l'ammonizione e il richiamo di Benitez: ecco i motivi della rabbia di Higuain nella notte di Bilbao

28.08.2014
17:00
Pasquale Cacciola

di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia

Nervosismo, proteste e poi l'ammonizione. Gonzalo Higuain contro tutti e tutto, ci risiamo. Una scena vista e rivista nel corso della scorsa stagione e riapparsa ieri, nella tragica notte di Bilbao. La posta in palio era altissima, la tensione alle stelle, ma ripartire dai vecchi errori non è il modo migliore per iniziare. Soprattutto se si tratta di un campione assoluto come l'argentino. C'è da predicare calma e lucidità per uscir fuori dalle situazioni complicate, evitando isterie e provocazioni. E invece la gara di Gonzalo Higuain è iniziata proprio così, ancor prima del fischio d'inizio. Subito un battibecco con i tifosi spagnoli che non hanno dimenticato la sua ultima rete al San Mamés con la maglia del Real Madrid, immediata la risposta del sudamericano con un gesto eloquente: "Sì, continuate, avanti... ma tranquilli, ora ci penso io". Un episodio che sembrerebbe aver ancor più agitato il bomber partenopeo, lì dove sarebbe stato decisamente meglio far finta di niente e dimostrare, appunto, sul campo. Poche chiacchiere e molti fatti, l'imperativo attribuito alla società deve valere anche per la squadra. Pochi tweet, tanta grinta. Quella che è decisamente mancataieri, diversamente dalla compagine di Valverde impregnata d'orgoglio e d'energia. 

La solitudine del 'Pipita'. Anche questo ha inciso sul nervosismo dell'attaccante: poco assistito dalle punte e con una manovra tendente al passaggio all'indietro. Poche occasioni per lui da ricercare nella sparizione di Callejon e di un Mertens annullato da De Marcos. Di verticalizzazione dei centrocampisti nemmeno l'ombra. 

Poi il minuto 42, un duro quanto inutile faccia a faccia dell'argentino col direttore di gara per una scelta non condivisa. Un'ammonizione assolutamente evitabile, così come le tante rimediate nel suo primo anno in azzurro che spesso l'hanno costretto anche a saltare alcune gare di campionato. Da lì un'irrequietezzaancor più crescente, che l'ha portato a scomparire quasi totalmente dalla manovra offensiva, insieme ai compagni di reparto, e che ha spazientito anche Rafa Benitez a bordocampo. "Usa la testa e concentrati!". Chiaro il messaggio del tecnico spagnolo che alla vigilia aveva affidato le maggiori speranze proprio nel sudamericano. Invece niente, questa volta il 'Pipita' non si rivela decisivo come all'andata. Prima la delusione Mondiale, adesso il suo Napoli fuori dalla Champions. Ma ora l'ex madridista dovrà ripartire proprio da qui, trasformando la rabbia in motivazione. E' un vincente, un leader, ma è il momento di placare la frenesia e mantenere la calma. E' l'ora di guidare il gruppo come può e deve fare, con lucidità e razionalità. Del resto si sa, la pazienza è la virtù dei forti. Tra tre giorni al Marassi un'altra lunga sfida.

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