Jorginho, Conte e quel piccolo retroscena su Dunga. Ma la beffa è dietro l'angolo: la situazione

13.11.2015
20:30
Pasquale Cacciola

Un privilegiato. Perché non può non essere definito tale chi ha la possibilità di scegliere quale di due gloriosi Paesi rappresentare. Brasile e Italia, le due culle del calcio. La storia di questo sport. Da una parte il leggendario joga bonito, la rappresentazione massima dell'estro e della fantasia, dall'altra la rigida e invidiata scuola tattica: meno spettacolare ma di pari efficacia. E poco importa se ora entrambe vivono una fase ben lontana dai giorni di massimo splendore, nel frattempo però c'è da vedere se saranno loro a sceglie lui: Jorge Luiz Frello Filho. E i maestri in questione sono due che della mediana conoscono ogni segreto, Antonio Conte e Carlos Dunga.

Il Bel Paese resta in pole nelle preferenze del giocatore, ma il cerchio si stringe. E l'ultima mancata convocazione non promette affatto bene. Del resto, questa era una grande occasione per esperimenti vari che il tecnico ha anche fatto ma non coinvolgendo il giocatore del Napoli. La prossima chance sarà a marzo (contro Germania e Spagna), ma sarà sempre più difficile inserire un nuovo elemento in un blocco ormai consolidato e che si avvia all'ultima curva prima degli Europei. La scalata, a oggi, appare molto difficile. Ma si sa, le strade del calcio sono infinite. Soprattutto se Pirlo dovesse essere il grande assente come si vocifera.  

Poi quel piccolo retroscena su Dunga. Anno 2012, Porto Alegre. L'ex campione del mondo era alla guida dell'Internacional e il nome del centrocampista italo-brasiliano iniziò a circolare tra la stampa locale. Nulla di mai confermato né smentito, ma chissà: forse Jorginho era davvero nella lista dei rinforzi del tecnico, il che potrebbe essere un punto a suo favore. Ma la concorrenza nella Seleção resta enorme, al di là del periodo buio. Dalla sua parte potrebbe esserci il tempo, perché le qualificazioni già in corso per Russia 2018 sono lunghe, ma per l'immediato anche lì le possibilità non sono così alte. Perché oltre alle eliminatorie, c'è da preparare un organico in vista dell'edizione speciale della Coppa America che si terrà in estate per l'anno del centenario. E il regista di Imbituba non ha nemmeno i requisiti anagrafici per partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro di quest'anno, se non da fuori quota.

La beffa è dietro l'angolo, quindi. Né Europei né Coppa America, né l'azzurro né il verdeoro. Almeno per il momento, ma la possibilità è concreta. Proprio in quel che potrebbe essere il miglior anno della sua carriera se continuasse di questo passo. E ora più che mai pesa come un macigno la scorsa stagione, dove per una serie di motivi ha mostrato solo l'ombra pallida di se stesso. E tra le due litiganti... il Napoli gode, con Maurizio Sarri che lo coccola tutto per sé. Intanto a breve tornerà nella sua Verona, dove gli saranno affidate di nuovo le chiavi del centrocampo. Perché all'ombra del Vesuvio ormai sì, è una certezza. 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Notizie Calcio Napoli