Rivoluzione Italia, ecco la top 11 del futuro: Insigne e Jorginho titolarissimi [GRAFICO CN24]

15.11.2017
17:50
Giuseppe Foria

L'Italia è uscita sconfitta dai playoff contro la Svezia in vista del Mondiale in Russia. Dopo la grande disfatta hanno detto addio alla Nazionale Buffon, Barzagli e De Rossi, gli ultimi tre protagonisti della magica notte di Berlino 2006. Un ciclo si è chiuso e c'è bisogno di ripartire, anche in fretta. Gli Europei 2016 hanno per un attimo illuso (o forse distratto) tutti, a causa del tanto cuore messo in campo dalla squadra di Antonio Conte. Il cuore però non basta più. I risultati della Nazionale italiana, che rispecchia l'andamento di un movimento intero, parlano chiaro: eliminazione dalla fase ai gironi sia nel 2010 che nel 2014 e per concludere la non partecipazione al Mondiale 2018. Il gioco manca e anche l'organizzazione. Troppa confusione da parte della Federazione che è stata poi trasmessa nella testa dei calciatori.

Come ripartire?

La cosa principale è quella di avere idee ben precise e lasciar esprimere al meglio i talenti che continuano a crescere nel nostro campionato e non solo. L'Europeo 2020 sarà un ottimo test, in vista poi del Mondiale 2022 che si giocherà in Qatar. I "giovani" avranno raggiunto la maturità giusta e, in attesa di chi li guiderà, possiamo schierare la nostra formazione sperimentale. Il modulo scelto è il 4-3-3, dato che la maggior parte dei giocatori della nostra Nazionale giocano e si esprimono al meglio con i loro rispettivi club. Tra i pali c'è Donnarumma, che ha l'arduo compito di non far rimpiangere una leggenda come Buffon. Nei quattro di difesa c'è il giusto mix centrale con Bonucci-Caldara, mentre sulle corsie laterali Conti e Spinazzola: due terzini di grande spinta. Il primo che maturerà in questi anni al Milan, mentre l'altro con molte probabilità alla Juventus in estate. A centrocampo, con l'addio di De Rossi, potrebbe essere lanciato definitivamente Jorginho. Il centrocampista del Napoli si è reso protagonista nel ritorno al suo esordio con grandissima personalità. Al suo fianco Verratti e Florenzi, tra i due migliori talenti italiani. In attacco, invece, sarebbe assurdo non partire dal numero 10, Lorenzo Insigne. Il napoletano ha mostrato classe e profesionalità nonostante sia sceso in campo soltanto 15' nei 180 a disposizione contro la Svezia e anche in un ruolo non suo. Lorenzo ha mostrato attaccamento alla Nazionale ed è pronto a caricarsi un intero paese sulle spalle. Al suo fianco il classe '93 Belotti e '97 Chiesa, ricercati da mezz'Europa.

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