Milik: "Sono nel periodo migliore, sento di poter dare ancora di più. Così ho superato la botta dei due infortuni. Su Messi e la gara di punizioni..."

21.03.2019
09:40
Redazione

Arek Milik ha rilasciato una lunga intervista al portale polacco Przeglad Sportowy. Ecco alcuni passaggi tradotti da CalcioNapoli24:

"In generale non leggo le critiche dei tifosi sui social nei miei confronti. Alcune però sono divertenti anche se molto spesso si supera un certo limite. La critica più feroce l'ho ricevuta all'Europeo dove tutta la nazionale non ha fatto bene. So che ci sono grandi aspettative su di me, ma non mi spaventa. Anzi è un motivo in più per migliorarmi e fare sempre meglio"

"Quest'anno con il Napoli tiriamo molto verso il portiere, ma accade molto spesso che per questioni di centimetri o per un ciuffo d'erba non risuciamo sempre a concretizzare quanto produciamo. Dobbiamo migliorare, in primis io, da questo punto di vista perchè in molte circostanze si perdono punti".

"Devo dire che sono nel periodo migliore dopo i due infortuni. Mi è servito molto tempo per rimettermi in forma. A novembre ho giocato 2-3 partite di fila senza avere nessun problema fisico. Questo mi ha dato molta fiducia ed ho cominciato a credere di poter recuperare quanto avevo perso prima. L'anno scorso sono ritornato a marzo per essere alla fine convocato per il Mondiale. Mi sentivo bene, ma avevo la sensazione come se mi mancasse qualcosa infatti ho fatto poco minutaggio"

"Non ci penso agli infortuni che mi hanno colpito, sembrano lontani una dozzina di anni da ora. Sono ormai ricordi che sono alle mie spalle. Ho affrontato bene i primi momenti che poi sono quelli peggiori. La prima volta che vai in campo sei ancora un po' dubbioso perchè pensi a come reagirà il ginocchio. Tornare ad alti livelli dopo gli interventi è sempre stato un mio obiettivo. Non ho più paura di niente e lo dico senza presunzione. Sento che il mio potenziale è ancora elevato, posso ancora crescere in gol e tanto altro".

"Due gol mi dividono da Messi su punizione? Ci sono ancora tante partite, spero di poterlo raggiungere ma Leo è di un altro pianeta. Può calciare anche da distanze più grandi rispetto a me. Stiamo parlando in un calciatore proveniente da un altro pianeta"

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