Benitez, Cannavaro e la notte delle streghe: l'incubo di Rafa e i 22 minuti del 'fu' capitano...

24.02.2015
09:20
Redazione
La definizione del Corriere dello Sport è azzeccata: "Benitez, Cannavaro e la notte delle streghe". Sì, perchè la serata dell'allenatore del Napoli e dell'ex capitano azzurro, adesso al Sassuolo, non è stata delle migliori. Il ritorno di Paolo Cannavaro lo aspettavano un po' tutti, a partire dallo stesso giocatore.

Sette anni in azzurro, dalla B alla Champions League, non si scordano facilmente: e allora via a partire dagli applausi durante il riscaldamento, con Cannavaro che lascia per un attimo i compagni di squadra e va a prendersi l'applauso, ricambiato, di tutto lo stadio. L'amore viene confermato da uno striscione colmo di gratitudine: "Ti hanno tolto la maglia ma non la fede... Bentornato a casa capitano". Tuttavia, dopo 21 minuti e 59 secondi, il flessore lo tradisce ed è costretto ad andare fuori, sotto una standing ovation scrosciante di applausi.

Ma non finisce qui, perchè dopo Cannavaro tocca a Benitez: Rafa si agita in panchina, come sempre, ma il suo secondo tempo è da...incubo perchè si stira il polpaccio: e allora lo spagnolo resta in panchina, le sue veci le fa Fabio Pecchia che prende il suo posto in piedi davanti alla panchina. Dopo Cannavaro, Benitez. La notte delle streghe al San Paolo ha fatto due vittime...muscolari. 

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