Bocca: "In Nazionale forze fresche per l'attacco, ma in porta resiste un vecchio totem"

21.03.2017
23:20
Redazione

Attraverso la rubrica "Bloooog!" su Repubblica.it, il giornalista Fabrizio Bocca ha parlato della Nazionale: "Il rinnovamento dell’Italia mi sembra un dato di fatto, se non altro perché dopo tanti anni, le carte d’identità sono scadute e dunque è per forza di cose anche inevitabile, se non propriamente voluto. Il ct Giampiero Ventura per le prossime due partite azzurre (Albania e Olanda) ha presentato un listone di addirittura 27 giocatori. Che francamente mi sembrano troppi e denunciano l’imbarazzo di fare tagli ancor più consistenti, decisi e voluti in quella vecchia guardia che comunque ancora c’è, vive, resiste e lotta insieme a noi. Mi sembra evidente come il rinnovo sia più che altro a centrocampo e in attacco, dove possiamo contare un certo numero di giocatori di buona qualità, rendimento e soprattutto con un’età che va dai 23 ai 27 anni. Gagliardini, Verratti, Bernardeschi, Belotti, Immobile, Insigne, Politano offrono una certa scelta. In difesa resta uno invece uno zoccolo duro di trentenni e ultratrentenni (c’è anche Chiellini però al momento infortunato). In questo ci leggo molto tutta la mentalità - che non condanno - del calcio italiano che in difesa vuole gente esperta e matura, gente che ha già marcato e picchiato per molti anni in serie A. In poche parole i giovani difensori, portieri compresi - Donnarumma, Rugani etc - fanno molta più fatica a ricavarsi un posto al sole. Non potendo scalzare così facilmente dei veri e propri totem azzurri. Siamo in Italia, in difesa non si rischia".

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