CdN: "E' rivolta contro il tuttofare De Laurentiis: giornalisti discriminati"

04.07.2015
13:00
Redazione

Ha fatto tutto da solo. Aurelio De Laurentiis si conferma patron ‘tuttofare’. Oltre a trattare con gli sponsor, individuare i calciatori, svolgere il ruolo di osservatore e direttore generale, nonché assistere alle visite mediche dei nuovi calciatori, De Laurentiis riesce anche a sollevare un vespacio di polemiche attorno al Napoli. Il patron ieri è stato accerchiato. Quella che doveva essere una giornata in cui si dava inizio al nuovo corso ‘low cost’ del Napoli, con la presentazione dell’allenatore Maurizio Sarri, alla fine risulta essere un clamoroso autogol. A dare una bella spruzzata di pepe sull’avvio della nuova stagione ci pensa lui, Don Aurelio. Ieri si doveva tenere la conferenza stampa di presentazione di Sarri come nuovo allenatore del Napoli. Un incontro da cui però gran parte dei giornalisti sono stati esclusi. De Laurentiis come un imperatore romano. Come chi dominava Roma poteva decidere se un gladiatore doveva vivere o morire, così il patron ha deciso chi era meritevole di essere invitato al primo giorno del nuovo allenatore e chi invece doveva essere tenuto fuori perché ‘indegno’. Solo alcune testate della carta stampata hanno avuto “l’onore” di poter incontrare Sarri nella giornata di ieri. Solo pochissimi privilegiati. Tutti gli altri invece esclusi e snobbati. Parte della carta stampata, tutte le emittenti radio-televisive e i portali web. Tutti gli esclusi non sono degni del Napoli, almeno secondo Aurelio De Laurentiis. Una decisione che ha fatto scoppiare il caos, con quotidiani, emittenti radio-televisive e soprattutto i tantissimi siti web che si occupano esclusivamente della squadra azzurra che sono andati su tutte le furie. Da ogni parte sono arrivate critiche alla decisione della società. Il patron è stato accerchiato. Anche l’Ordine dei Giornalisti e l’Unione della Stampa Sportiva italiani sono intervenuti per stigmatizzare il comportamento del Napoli e del presidente De Laurentiis, visto che è stato capace di violare il diritto alla libertà di stampa tutelato dalla Costituzione. Con questa scelta immotivata, il Napoli ha individuato testate giornalistiche di Serie A e di Serie B. Al contempo anche tifosi di Serie A e di Serie B, visto che tutti coloro che non seguono il Napoli sui pochi giornali invitati all’evento saranno privati della possibilità di conoscere le prime impressioni del loro nuovo allenatore. Sì perché è bene ricordare a qualcuno che i presidenti passano, ma il Napoli dal 1926 è ben presente nella vita quotidiana dei suoi tifosi. E questa è una cosa che non potrà cambiare, anche se c’è qualcuno che forse pensa che il Napoli sia nato nell’estate del 2004

Fonte : Cronache di Napoli
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