Lorenzo come Mario. Comprensione per il peso della maglia ma lanciarla via è un errore: a tutto c'è un limite

20.08.2014
20:00
Redazione CalcioNapoli24

di Alessandro Marrazzo

Sembra non conoscere la parola fine il capitolo del tormentato rapporto tra Lorenzo Insigne e il pubblico del San Paolo. Anche quando la concentrazione dovrebbe essere riposta su un crocevia stagionale, ci si concede lo spazio necessario per un velo di protagonismo da un lato e di polemica dall'altro. Così quel maledetto sessantesimo minuto contro lo spauracchio Athletic Bilbao si trasforma ancora una volta in un momento di cui avremmo voluto fare a meno.

Discutibili sono i fischi, discutibile è la reazione. Non è stata la miglior serata di Insigne: preferisce la giocata ricercata a quella semplice, non incide e sbaglia un gol fatto. Poi l'ultimo decisvo errore: De Marcos gli scappa via con troppa facilità in occasione del vantaggio dei baschi, offrendogli la corsia centrale. Benitez doveva dare una sterzata al match: puntuale la sostituzione. Altro errore: sbaglia a provocare il pubblico che a sua volta 'sbaglia' a fischiarlo. Forse è effettivamente troppo aspettarsi qualcosa di diverso per un'estate di Lorenzo che indubbiamente da applausi non è stata. Ma se si pensa anche solo allo spirito di sacrificio tattico che lo ha accompagnato la passata stagione e quella che sta per iniziare, allora ci si accorge che forse si trattano di fischi un po' ingenerosi.

Dalla polemica alla presentazione della squadra a Dimaro, alla notte Champions dove, probabilmente, qualcuno dei 50mila lo aspettava al varco. E così è stato. Proprio nella partita meno opportuna, il San Paolo si svuota i polmoni al momento della sua sostituzione. Tutto finito? Manco a dirlo. Lorenzo vede e rilancia, anzi all inn. Gesto provocatorio verso il pubblico e finale col botto. Il gesto che proprio non doveva fare, che guardacaso più lo avvicina ad un esempio non proprio apprezzabile: ovvero, Balotelli. Come 'Super Mario' il buon Lorenzo si è cimentato nel lancio della maglietta. Il buon senso è andato a farsi benedire per un rapporto fatto di strappi e che spera sempre di ricucirsi di volta in volta. Le precedenti esperienze consigliano all'ambiente ampi margini di comprensione per quei napoletani che hanno sofferto il peso della maglia, ma quando la si lancia via si esagera. A tutto c'è un limite.

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